Il Lions Club L’Aquila, al culmine dell’evento che si è svolto nel pomeriggio di domenica 25 agosto all’Auditorium del Parco, ha consegnato la “Croce di Celestino” all’aquilano Alessandro Palmerini, tecnico del suono cinematografico che ha ottenuto prestigiosissimi riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. La “Croce di Celestino” viene attribuita dal club, ogni anno, nell’ambito della Perdonanza celestiniana, a figure che si sono particolarmente distinte per vicinanza e legame con la città, contribuendo al suo sviluppo e alla sua rinascita sociale e culturale.
La consegna del premio è avvenuta al termine di un dibattito-confronto, moderato dalla giornalista Alessia Centi Pizzutilli, cui hanno preso parte il presidente del Lions Club L’Aquila, Roberta Spaziani, il governatore del Distretto Lions Club 108-A, Mario Boccaccini, don Carmelo Pagano Le Rose, componente del Comitato Perdonanza, Gabriele Lucci, storico del cinema, Piercesare Stagni, presidente della Fondazione Abruzzo Film Commission. Hanno portato i saluti istituzionali il senatore Guido Liris, il vice sindaco Raffaele Daniele, l’assessore regionale alla Cultura e presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Roberto Santangelo, il rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse. L’evento è inserito nell’ambito dell’iniziativa “Cordata per l’Africa”, a sostegno della missione in Africa delle suore benedettine celestine del Monastero di clausura di San Basilio.
«Questa – ha detto Roberta Spaziani – è un’occasione di incontro e gratitudine. Confidiamo che sia quest’anno anche un momento di riflessione alto e ampio sul futuro della città e sulle opportunità di crescita. La nostra missione è esserci, intervenire ovunque ci sia un bisogno. Nel contesto di questi nostri valori crediamo che il messaggio di Celestino V sia sempre attuale e fonte di ispirazione per riscoprire e comprendere quelli che sono gli autentici valori della vita sociale e il fondamento di ogni comunità. Palmerini incarna perfettamente questi significati e valori: un giovane aquilano, talentuoso, che con umiltà, coraggio e condizione, fedele ai propri valori, si è affermato nella cinematografia nazionale e internazionale».
Il senatore Liris ha esaltato i valori del club: «I club service hanno contribuito alla rinascita spirituale della città, spesso corroborando o anticipando l’attività delle istituzioni. A Palmerini, poi, mi lega un rapporto personale e familiare molto forte». «La scelta del premiato – ha detto Raffaele Daniele – è particolarmente felice, Alessandro dà grande lustro alla nostra città. Sono questi i momenti in cui una comunità si ritrova e celebra le proprie eccellenze». «Palmerini dà lustro al territorio – ha aggiunto Roberto Santangelo -, i Lions hanno sempre saputo cogliere all’interno della Perdonanza, la manifestazione più identitaria della città, i migliori semi». «Premiamo una persona di valore, meritevole – ha detto il rettore Edoardo Alesse -, questa è la fortuna del riconoscimento: scegliere ogni anno la persona più indicata. Sarà compito di Alessandro, che è giovane, onorare il premio fino in fondo. Sono sicuro che ciò avverrà».
Gabriele Lucci ha ricordato la storia e la valenza dell’Accademia dell’Immagine, dove Palmerini si è formato: «Era un crocevia di passione e di competenze, giocò un ruolo fondamentale essere tutti insieme nello stesso luogo. Un frutto spontaneo del territorio, nato da forme associazionistiche, persone che hanno lavorato per il territorio. In questo trovo attitudine con l’attività del Lions. Una “nuova” Accademia? Purtroppo L’Aquila ha perso un appuntamento con la sua storia, i treni passano poche volte. Magari accade un miracolo, ma c’è bisogno che tutti insieme lavorino nella stessa direzione, evitando lotte intestine».
«L’Accademia era un esperimento magico – ha ricordato Piercesare Stagni -, un luogo che stimolava le eccellenze. Non mi meraviglio, per questo, che Alessandro sia arrivato così in alto. In Abruzzo dal secolo scorso ci sono state 410 produzioni cinematografiche. Abbiamo una storia incredibilmente ricca di testimonianze: sta a noi, adesso, seminare bene e giocare bene questa grandissima sfida».
Palmerini, dal canto suo, ha manifestato tutta la sua emozione, accompagnando il suo intervento, in sottofondo, con alcuni suoni raccolti negli eremi di Celestino: «È un abbraccio grandissimo per me, da parte degli amici e della comunità, qualcosa che mi rende profondamente grato e orgoglioso. L’Accademia è stata determinante per la mia formazione, la sua importanza siamo riusciti a capirla solo ora, forse. E poi l’altro aspetto fondamentale è la mia passione per la montagna, mi ha aiutato molto, specie per il film Le 8 montagne, insieme alla sensibilità di voler dare un contributo emotivo al lavoro. Raccolgo con umiltà e con impegno questo premio celestiniano, sperando di rispettarne i valori anche nel prosieguo».Ha concluso il governatore del Distretto 108-A, Mario Boccaccini: “Questa è una città fortemente colpita, che dimostra di aver reagito e che nel 2026 avrà un riconoscimento giusto, quello di Capitale italiana della Cultura, di una grande comunità italiana che vede un’occasione di riscatto rispetto al passato”.