Costruire la città dell’accoglienza, la “Città Foco”. La cooperativa “Fo.Co.” di Chiaramonte Gulfi (Ragusa), che accoglie minorenni all’interno di comunità a Mazara del Vallo, Vittoria, Petrosino (Tp), Rogliano (Cs), avvia, tra le prime in Italia, nuovi modelli di accoglienza dei minori non accompagnati.
A Trecastagni 8Catania) in via Torrisi, 2, dal 27 al 29 aprile, si svolgerà il “1° incontro «Città Foco». Pensare, progettare, costruire modelli condivisi di gestione”: una tre giorni programmatica per fare il focus sui progetti di accoglienza in atto e per presentare i nuovi “progetti di accoglienza familiare”, previsti dalle linee guida nazionali: i ragazzi che giungono sul territorio nazionale potranno trovare accoglienza nelle famiglie disponibili a seguire il ragazzo per un tratto del suo percorso di vita, accogliendolo, per un periodo stabilito, all’interno del nucleo familiare, a fronte di un rimborso spese. «Si tratta – spiega il presidente della cooperativa, Alessandro Brullo – di un nuovo modello che prevede la possibilità di un affido condiviso tra famiglie e cooperative che gestiscono i progetti. È un modello di accoglienza più maturo, che supera la fase dell’emergenza e mira ad un inserimento ottimale del giovane nella città che lo accoglie, aiutandolo a realizzare il proprio progetto di vita. È una deistituzionalizzazione dell’accoglienza, che coinvolge il beneficiario (il giovane migrante) e prevede una collaborazione con l’esterno (reti sociali a livello locale, nazionale e internazionale)».
Dopo 6 anni (è stata fondata nel 2012) la cooperativa Foco ha maturato un’esperienza importante. Ora l’attende un nuovo passo: la tre giorni di Trecastagni inizierà con l’assemblea dei soci che ripartirà dalla “Carta Etica” e dalla Policy di “Protezione dei minori”. «Sono documenti che guidano il nostro lavoro di ogni giorno – spiega Brullo – che ogni socio e ogni lavoratore sottoscrive ed a cui ha il dovere di attenersi. Questo si traduce in operazioni e procedure (metodi pratici e monitorabili della qualità dell’azione della cooperativa) che siano presenti allo stesso modo nelle varie città dove operiamo».
La cooperativa Foco gestisce attualmente dei progetti con comunità di accoglienza a Mazara del Vallo, Petrosino (Casa dei Ragazzi Foco), Vittoria (progetto Sprar per Minori), Rogliano (Cosenza), due case di accoglienza per minori con disagio mentale, a Vittoria e a Pedalino (Comiso- Rg).
Gestisce il “Centro Mediterraneo di Studi e Formazione Giorgio La Pira” di Pozzallo, con la collaborazione della Fondazione Migrantes e Fondazione “Giorgio La Pira” di Firenze: esso opera nel settore della formazione degli operatori dell’accoglienza e dei mediatori culturali). Inoltre opera nel settore della formazione dei “tutori” dei minori non accompagnati, nell’ambito di un progetto finanziato dalla CEI, in collaborazione con ASGI e Fondazione Migrantes (i tutori vengono nominati dai tribunali). I corsi, organizzati con il supporto dei Garanti regionali di Sicilia e Calabria, Luigi Bordonaro e Antonio Marziale, si sono svolti a Catania, Trapani, Ragusa, Messina e Cosenza. I prossimi si svolgeranno ad Agrigento, Marsala e Mazara del Vallo.
La cooperativa Foco è uno dei promotori del programma “Fare sistema oltre l’accoglienza”, finanziato da Fondazione con il Sud e dai fondi FAMI (Fondo di Accompagnamento Migrazione e Integrazione) del Ministero dell’Interno: 130 soggetti (imprese, famiglie, associazioni) hanno avviato un “progetto pilota per l’accompagnamento e l’inserimento lavorativo dei giovani neo-maggiorenni con vulnerabilità socio-economica.
La cooperativa Fo.Co. è partner del progetto Erasmus “Migrant Liter@cies” sulle tecniche di alfabetizzazione dei migranti attraverso applicazioni digitali.