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di Redazione
Messina – ‘La Locanda del migrante’ in scena il primo giugno alle ore 20,30 al Teatro Vittorio Emanuele. Tra gli attori della commedia musicale in due atti, un gruppo di ragazzi down. Lo spettacolo teatrale si inserisce in ‘’Io e tu . Lingue diverse ma un unico linguaggio”, un progetto della durata di sei mesi che si svolge all’interno di un piano di alternanza scuola lavoro con gli studenti dell’ Istituto Scientifico Archimede di Messina, e punta a responsabilizzare i ragazzi con sindrome di Down attraverso un’attività che li faccia sentire protagonisti e consapevoli delle proprie capacità e potenzialità.
Il programma segna una nuova ed importante tappa nel cammino intrapreso dall’ associazione Onlus “Anch’io “ Sindrome di Down, presieduta dal dottor Francesco Venuti che da molti anni si dedica a giovani affetti da questa condizione e da altre disabilità. ”La Onlus – sottolinea Venuti – non svolge ruoli terapeutici ma promuove l’abbattimento delle barriere fisiche e morali presenti nella società dettati dai pregiudizi che ritengono tali ragazzi figli di un Dio minore’’.
‘’In particolare promuovere lo sviluppo di abilità cognitive e gestuali – continua il presidente dell’associazione – aiuta i ragazzi down a superare insicurezze, fragilità e paure motivate dalla diversità oltre a favorire la loro integrazione e il raggiungimento di un buon livello di autonomia personale. Inoltre, attraverso il ballo e la recitazione i giovani affetti dalla sindrome ottengono una migliore plasticità del corpo e una più sciolta dizione. Un elemento non trascurabile – conclude il dottor Venuti – è fornire a tutti i ragazzi partecipi al progetto l’opportunità di cimentarsi in un’attività che un domani non molto lontano, potrebbe avere anche dei risvolti occupazionali’’.
La realizzazione del laboratorio teatrale ‘’Io e tu . Lingue diverse ma un unico linguaggio”, si deve alla caparbietà del presidente dell’Associazione da sempre convinto nelle potenzialità dei ragazzi, ed anche alla disponibilità e sensibilità del direttore artistico della Compagnia Teatrale Ledimigi Mimmo Giuliali e del suo staff che con spirito di puro volontariato hanno messo a disposizione la loro professionalità.