ROMA – “Quando alcune settimane fa ho appreso questa notizia (la morte nel Mediterraneo di centinaia di migranti), che purtroppo tante volte si è ripetuta, il pensiero vi è tornato continuamente, come una spina nel cuore che porta sofferenza. E allora ho sentito che dovevo venire qui oggi a pregare, a compiere un gesto di vicinanza, ma anche a risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta. Non si ripeta per favore!”.
Così diceva papa Francesco nella sua omelia a Lampedusa l’8 luglio 2013. Purtroppo invece uomini, donne, bambini, continuano a morire nella generale indifferenza: 1.137 i morti e i dispersi nel Mediterraneo solo nel periodo che va dal 1 gennaio al 2 luglio 2018, nota oggi la Fondazione Migrantes alla vigilia di una celebrazione per i Migranti presieduta da papa Francesco in occasione del V anniversario della sua visita a Lampedusa, primo viaggio del suo pontificato.
Domani, venerdì 6 luglio nella Basilica di San Pietro a Roma e sabato 7 luglio a Bari, proprio davanti “a quel mare che tanti cercano di attraversare per fuggire da situazioni difficili e di guerra”, sottolinea il direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis, e dove “invece trovano così spesso la morte, ci uniremo alla preghiera di papa Francesco, per domandare al Signore ‘la grazia di piangere sulla nostra indifferenza, di piangere sulla crudeltà che c’è nel mondo, in noi …per chiedergli perdono per l’indifferenza verso tanti fratelli e sorelle, perdono per chi si è accomodato e si è chiuso nel proprio benessere che porta all’anestesia del cuore, perdono per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi. Perdono Signore!’”.