Licata (Ag)– I dati sono allarmanti 1 adolescente su 2 (51%) si è trovato ad assistere episodi di bullismo/cyberbullismo, il 54% degli intervistati afferma di avere aiutato la vittima, 1 su 4 degli osservatori dichiara di essere rimasto a guardare senza far nulla,1 su 5 è andato oltre ignorando quanto stava accadendo. L’ultimo dossier di Telefono Azzurro non lascia dubbi sul fatto che bisogna agire e presto. Aumentare le attività di formazione con studenti, docenti e genitori. Lavorare sulla prevenzione. Per questo motivo la sede provinciale di Licata dell’U.DI.CON (Unione per la Difesa dei Consumatori) in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Enrico Fermi” ha organizzato un momento di riflessione con gli studenti dell’istituto sul tema: “Le nuove sfide- Bullismo e Cyberbullismo, una battaglia da vincere”.
A sottolineare l’importanza del tema una presenza autorevolissima quella dell’Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione della Regione Siciliana, già Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, l’onorevole e professore Roberto Lagalla che concluderà i lavori. Ad aprirli ed introdurli la professoressa Amelia Porrello, Dirigente Scolastico del Fermi, e i Presidenti Regionale e Onorario Provinciale, i dottori Pietro Feroce e Enzo Fontana, già parlamentare nazionale e regionale.
A relazionare il professor Francesco Pira, sociologo e docente di comunicazione all’Università di Messina, che ha intrapreso una battaglia personale contro il bullismo e cyberbullismo e incontra in tutta Italia centinaia di studenti e tiene corsi di formazione per docenti e genitori. A moderare i lavori l’anima dell’organizzazione dell’evento il professor Gaetano Truisi, docente in pensione, ma con un passato nelle istituzioni, al Comune di Licata, alla Provincia di Agrigento e nella scuola. Un incontro che si preannuncia importante per riflettere su un tema su cui scuola, famiglia e istituzioni si devono mobilitare per evitare ulteriori episodi tragici. “La cronaca ogni giorno – ha sottolineato il professor Gaetano Truisi – ci restituisce casi clamorosi con conseguenze disastrose sulla psiche dei nostri figli. E’ un dovere etico e morale sostenere ogni iniziativa volta a sensibilizzare adolescenti ma anche gli adulti. Ringrazio la Dirigente professoressa Amelia Porrello per la disponibilità e per aver aperto la sua scuola a questo evento a cui teniamo molto”.