A Venezia “Women in Love”, la mostra evento di Benedetta Paravia contro la violenza sulle donne

Venerdì 2 Dicembre a Palazzo Bembo a Venezia sarà inaugurata la Mostra ad alto contenuto sociale e solidaristico Women in Love di Benedetta Paravia alias Princess Bee, premiata a Londra con decreto firmato dalla Regina prima della sua scomparsa, con la motivazione “Best Project 2022 for Women Empowerment” Lo scopo dell'evento artistico a Venezia è diretto alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema delle Mutilazioni Genitali Femminili, una terribile violenza che ripercuote sul piano psicologico su bambine e giovani donne. Saranno esposti i frames fotografici di 7 video NFT dell'artista che ritraggono ognuno 7 donne volontarie di nazionalità diverse, con la direzione fotografica di Daniele Pedone

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre abbraccia la Women in Love, la Mostra che venerdì 2 Dicembre sarà sarà inaugurata a Venezia. Esposizione Mostra ad alto contenuto sociale e solidaristico Women in Love di Benedetta Paravia alias Princess Bee. Lo scopo centrale di questo evento artistico è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle Mutilazioni Genitali Femminili (clitoridectomia, escissione ed infibulazione) al fine di contribuire a porre fine a questa terribile violenza perpetrata su bambine e giovani donne;

In esposizione 7 video NFT realizzati dall’artista che ritraggono ognuno 7 donne volontarie di nazionalità diverse. Le immagini suscitano impatto emotivo attraverso la rappresentazione di un vero orgasmo, ossia la forza della natura femminile in contrapposizione alla violenza del crimine delle MGF.

Il 2 Dicembre, alle ore 17 per i media e dalle 18 alle 21:30 per gli ospiti, presso Palazzo Bembo, affacciato sul Canal Grande all’altezza del Ponte di Rialto, a Venezia sarà inaugurata la mostra ad alto contenuto sociale e solidaristico Women in love di Benedetta Paravia, in collaborazione con la Galleria internazionale ITSLIQUID GROUP. Nel corso della serata è prevista una performance live simbolica che vedrà protagoniste due delle 7 modelle volontarie che hanno partecipato al progetto, mentre il Maestro Luca Barbareschi reciterà un monologo.

Benedetta Paravia, il cui progetto artistico beneficia già del Patrocinio del Ministero della Cultura, del Dipartimento delle Pari Opportunità e della Città di Venezia, lo scorso 28 Ottobre presso la Camera dei Lords a Londra è stata premiata, con decreto precedentemente firmato dalla Regina, con la motivazione “Best Project 2022 for Women Empowerment”. Si tratta del premio per le donne leaders che è stato dedicato alla Regina stessa dopo la sua scomparsa.

Lo scopo principale della Mostra è sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle Mutilazioni Genitali Femminili (clitoridectomia, escissione ed infibulazione) al fine di contribuire a porre fine a questa terribile violenza perpetrata su bambine e giovani donne, una violazione dei Diritti Umani (WHO 2008). Sono 125 milioni le donne nel mondo che convivono con una delle mutilazioni genitali esistenti, mentre sono 4 milioni le bambine che, ogni anno, rischiano di subirne una.

Saranno esposti i frames fotografici di 7 video NFT che ritraggono ognuno 7 donne volontarie di nazionalità diverse, con la direzione fotografica di Daniele Pedone, ed attraverso l’uso di un QR Code si potranno visualizzare i video e le storie toccanti delle 7 modelle. Le immagini suscitano impatto emotivo attraverso la rappresentazione di un vero orgasmo, ossia la forza della natura femminile in contrapposizione alla violenza del crimine delle MGF. Lo spettatore è indotto di conseguenza alla riflessione ed alla presa di coscienza delle profonde lesioni fisiche e psichiche inflitte alla donna ed alla propria femminilità che le viene negata dopo aver subito queste pratiche. La “naturalità” come leva virtuosa per scardinare usanze drammaticamente oscurantiste e violenze di genere contemporanee è sottolineata nei video da elementi come acqua, sabbia, lava, ecc. 

Le mobilitazioni internazionali contro questo fenomeno hanno ridotto l’incidenza nelle nuove generazioni ma il problema è ancora gravemente diffuso. Le MGF sono divenute target del quinto obiettivo di Sviluppo Sostenibile: la parità di genere. Infatti, sebbene la pratica sia gestita dalle donne, è però sorretta da un sistema di valori e norme che esercitano una funzione culturale ed identitaria: l’attenuazione del desiderio femminile, l’aumento del piacere maschile ma soprattutto la sicurezza della fedeltà matrimoniale e la preservazione della verginità sono tra le motivazioni dominanti di natura sessuale. Le MGF, quindi, non hanno alcuna base religiosa e sono praticate in molti paesi dell’Africa, del Sud della penisola araba, del Sud Est asiatico e, appunto, anche in Italia. Con la Legge n.7 del 9 Gennaio 2006 il Parlamento italiano ha provveduto a tutelare la donna dalle pratiche di mutilazione genitale femminile in attuazione degli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione Italiana e di quanto sancito dalla Dichiarazione e dal Programma di azione adottati a Pechino il 15 Settembre 1995 nella quarta Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulle donne. Il 6 Febbraio infine è stata proclamata la Giornata Mondiale Contro le Mutilazioni Genitali Femminili. Nonostante ciò, in Italia ogni anno ci sono circa 4000 vittime di questo crimine.

L’arte si fa portatrice di istanze sociali attraverso immagini che inneschino una reazione o una riflessione nel visitatore, attivando un volano solidaristico concreto. Al termine della mostra, i 7 NFT verranno battuti durante un’asta benefica di cui parte del ricavato andrà a sostenere la NGO The Girdle per l’empowerment delle donne in Africa ed il resto verrà impiegato per la deinfibulazione e clitoridoplastica gratuite per le vittime mutilate. Per tutto l’anno 2023 sarà attivata una campagna mirata di educazione alla consapevolezza per le fanciulle tramite i social media Tiktok ed Istagram ed una serie di conferenze itineranti sul tema MGF.

Artista poliedrica e creative producer Benedetta Paravia aka Princess Bee è tornata in Italia dagli Emirati Arabi Uniti, dove lavora creando un ponte tra Medio Oriente ed Europa attraverso la cultura, la formazione universitaria, le canzoni (di cui una per la pace, “Angels”, patrocinata dall’UNESCO), i libri, i programmi televisivi e cross mediali al femminile, le sfilate, le mostre d’arte e la solidarietà. È l’italiana più famosa nel mondo arabo, unica personalità ad oggi autorizzata – all’interno del Museo del Cairo – per un servizio fotografico ed icona della sua amata città d’adozione: Dubai. È Vice Presidente ed Ambasciatore di A.N.G.E.L.S. – Associazione Nazionale Giovani Energie Latrici di Solidarietà – ONLUS.

È stata definita dalla stampa araba “orgoglio di Google” con il 100% di notizie positive a lei dedicate. Collabora con La Repubblica e RepTV.

Wikipedia: https://en.m.wikipedia.org/wiki/Princess_Bee

Instagram: @benedettaparavia @princessbeemusic – Website: www.benedettaparavia.com

 Daniele Pedone fotografo e per questa Mostra si è affiancato all’Artista Benedetta Paravia in qualità di direttore della fotografia, ha collaborato con importanti personalità nel campo delle arti visive quali Peter Lindbergh, Bruce Weber, Mario Testino ed altri. Ha vissuto a New York, Londra e alle Isole Canarie. Di ritorno in Italia ha abbracciato il progetto artistico-culturale umanitario Women in Love. 

IN ALLEGATO un frame fotografico estratto da una delle 7 opere video-art che vede protagonista la modella africana Maria Regina Nakasiga e una foto dell’artista Benedetta Paravia aka Princess Bee nel Museo del Cairo.

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