Roma, 21 Novembre 2023 – In occasione del Women Economic Forum organizzato da The Club G100, il gruppo delle 100 donne leader globali el’Associazione Musadoc in programma dal 21 al 23 novembre presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma, è intervenuta Benedetta Paravia, Vice Presidente della onlus A.N.G.E.L.S. – Associazione Nazionale Giovani Energie Latrici di Solidarietà.
Dopo i saluti di Laura Mattarella, Presidente Onoraria del WEF, del Presidente della LUISS Luigi Gubitosi e della Presidente della Luiss School of Law Paola Severino, Paravia ha ringraziato la Presidente del WEF Marilena Citelli Francese e ha rimarcato l’importanza della parità di genere in tutti i settori non solo per garantire prosperità economica per tutti ma per porre fine agli omicidi di genere che nel mondo mietono 87.000 donne vittime all’anno.
Di ritorno da una carriera internazionale maturata in Medio Oriente ma soprattutto negli Emirati Arabi, dove ha prodotto con il patrocinio del Governo le serie cross-mediali dedicate alle donne “Hi Dubai“ e “Hi Emirates”, Benedetta Paravia si è impegnata nei Diritti Umani, nella solidarietà e nella parità di genere, creando ed implementando numerosi progetti in questi campi.
Consulente governativa, artista poliedrica, autrice, produttrice e filantropa, Benedetta Paravia aka Princess Bee è tornata in Italia dagli Emirati Arabi Uniti, dove continua a lavorare avendo creato un ponte tra Medio Oriente ed Europa attraverso l’arte, la cultura, la formazione universitaria, le canzoni (di cui una per la pace, “Angels”, patrocinata dall’UNESCO, dalla Santa Sede ed onorata da una medaglia del defunto Presidente Giorgio Napolitano), i libri, i programmi televisivi e cross mediali al femminile, le sfilate e la solidarietà. Un anno fa ha lanciato il progetto artistico-culturale-umanitario “Women in love” contro il crimine delle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF): video arte che evidenzia l’estasi e la forza della natura femminile contro il crimine della violenza. In Marzo 2023 ha presentato una collezione di moda inclusiva nei negozi Yamamay declinata nei colori della pelle di ogni donna.
Collabora come giornalista con La Reubblica, RepTv, Il Borghese e Gli Italiani. Di recente è stata minacciata da un latitante a seguito della sua inchiesta sulla nuova vita dei latitanti italiani a Dubai pubblicata su La Repubblica. È membro con il padre Vittorio, Grand. Uff. della Repubblica Italiana, della commissione onoraria del WEF.
Di seguito il suo intervento integrale:
Uguaglianza di Genere: Promuovere il benessere economico per tutti
Nel 2018, una ricerca globale “The Gender Related Killing of Women and Girls” ha mostrato che ogni anno 87.000 donne vengono uccise in tutto il mondo per ragioni di genere. A livello mondiale, si stima che circa il 35% delle donne abbia subito violenza sessuale e psicologica almeno una volta nella vita.
L’uguaglianza di genere è un fattore chiave della prosperità economica globale. Garantendo pari opportunità e risorse sia per gli uomini che per le donne, le economie possono sfruttare appieno il potenziale della propria forza lavoro, favorire l’innovazione e promuovere uno sviluppo inclusivo. I governi, le imprese e le organizzazioni della società civile devono unirsi per attuare politiche e programmi che promuovano non solo l’uguaglianza di genere ma anche l’educazione affettiva e consapevole nelle scuole. Promuovere l’uguaglianza di genere fin dai primi anni di vita dei bambini non solo creerà una società più giusta, ma porterà anche a una crescita economica sostenibile e alla prosperità per tutti.
Nel 2022, la spesa militare globale ha raggiunto la cifra record di 2.240 miliardi di dollari in totale, che corrisponde ad una crescita del 3,7% rispetto all’anno precedente. Ogni giorno il mondo è testimone delle conseguenze devastanti della guerra, è tempo di abbandonare un’economia centrata sulla guerra a favore del progresso globale e della coesistenza pacifica. In questo, le donne hanno un ruolo fondamentale per reindirizzare le risorse verso settori economici alternativi, come lo sviluppo di infrastrutture sostenibili, innovazione e tecnologia, protezione ambientale, aiuti umanitari, trasporti e comunicazioni sostenibili. La riqualificazione non solo favorirà la pace e lo sviluppo sostenibile, ma getterà anche le basi per una società prospera e armoniosa. È essenziale che i governi, le organizzazioni internazionali e le parti interessate diano priorità a queste opportunità di business alternative per garantire una transizione di successo verso un futuro sostenibile. Questa transizione di successo potrebbe essere facilmente raggiunta se fosse creata una società matriarcale per sfruttare il potere della leadership collaborativa, della giustizia sociale, dell’empatia e dello sviluppo sostenibile. Rafforzando l’inclusività, dando priorità al benessere comune e promuovendo un processo decisionale rispettoso dell’ambiente, si garantisce a tutti un presente e un futuro migliori. Andare oltre le tradizionali strutture patriarcali ed esplorare quadri sociali alternativi, come il matriarcato, può risolvere molti dei problemi che affliggono il mondo da secoli.
Nelle società matriarcali, infatti, l’accento è posto sulla collaborazione piuttosto che sulla competizione. Avendo la cooperazione come valore fondamentale, il processo decisionale diventa un processo collettivo che contribuisce al benessere dell’intera comunità. Questo paradigma riconosce l’interconnessione degli individui e promuove lo sviluppo di un ambiente educativo che faciliti la crescita personale, la coesione sociale e la sostenibilità collettiva. L’implementazione delle strutture sociali matriarcali sposta l’attenzione dalle lotte di potere agli sforzi collaborativi. Le società matriarcali, infatti, incoraggiano l’equa distribuzione delle risorse e delle opportunità diminuendo gli sprechi. Questa ridistribuzione favorisce un maggiore senso di giustizia sociale che è salutare rispetto alle disparità che persistono nei sistemi patriarcali. Inoltre, i valori educativi del matriarcato possono aprire la strada a un migliore benessere mentale e a relazioni interpersonali più sane, a vantaggio degli individui e della comunità nel suo insieme. Raggiungere una società pienamente matriarcale può sembrare impegnativo, ma comprendere e incorporare gli elementi del matriarcato può portare a una società più equa e sana, avvantaggiando entrambi i sessi e promuovendo lo sviluppo olistico degli individui. Per far sì che ciò accada è necessario che le donne utilizzino il massimo livello di capacità di pianificazione, discernimento e, soprattutto, è necessario essere unite nella solidarietà e smettere di giustificare o subire i comportamenti sbagliati degli uomini.
@benedettaparavia