“Gli adolescenti in rete ormai vetrinizzano ogni momento della loro vita. Non si tratta semplicemente di narcisismo, di ricerca del successo nel proprio gruppo di pari, ma nell’esposizione sui social, in particolare Instagram, vi è un bisogno di essere sostenuti, rassicurati, accettati. Dinamiche mostrano la complessità e le contraddizioni della vita sociale dei ragazzi sul web, le loro fragilità e insicurezze”.
Lo ha detto il professor Francesco Pira, sociologo e docente di comunicazione e giornalismo dell’Università di Messina che ha tenuto in un ciclo di seminari per docenti, studenti e genitori presso l’Istituto Vittone di Chieri in provincia di Torino. Proprio parlando ai genitori ha raccontato della fuga da Facebook dei teen agers. “Scappano da Facebook perché sanno che possono essere osservati dai genitori. Su Instragram si sentono liberi, si esprimono attraverso le Storie che rimangono on line soltanto 24 ore”.
A presentare il professor Pira durante gli incontri la Dirigente Scolastica, professoressa Marinella Principiano, che ha voluto parlato dell’impegno del suo Istituto nella formazione a 360 gradi su temi delicati come quello dell’uso consapevole delle nuove tecnologie.
All’incontro con i genitori che si è svolto venerdì 14 settembre ha presenziato ed è intervenuto anche il sindaco di Chieri dottor Claudio Martano. “Sono mezzi insidiosi – ha detto il primo cittadino – sui social spesso viene narrata una bugia come verità parallela. Incontri come questi, con i genitori, servono a farci rendere conto dell’evoluzione del sistema mediale ed anche di quelli che sono i pericoli e le potenzialità.
Il professor Pira, che insegna anche Comunicazione Pubblica e d’Impresa presso IUSVE l’Università Salesiana di Venezia e Verona, da anni si occupa di ricerca sul rapporto adolescenza e nuove tecnologie argomento su cui ha scritto articoli scientifici e volumi.
I seminari fanno parte di un percorso molto qualificato dell’Istituto Vittone.
“Concetti come intimità e privacy – ha sottolineato il sociologo Pira – diventano funzionali alla costruzione dell’immagine che si vuole fornire al proprio pubblico sui social networkLe relazioni social sono spesso caratterizzate da un’estremizzazione delle emozioni. Per questo noi adulti abbiamo il dovere di presidiare e soprattutto di educare i nostri figli ad un uso consapevole. Ma per farlo dobbiamo conoscere i social network, capire quali sono i nuovi codici e i nuovi linguaggi”.