PALERMO – Fratel Biagio sente sulla sua pelle il peso della sofferenza di questa forte crisi e decadimento sociale che vivono le persone. Da alcuni giorni non avevamo notizie di lui da quando appunto domenica scorsa ha sentito di abbandonarsi alla preghiera e alla penitenza. Oggi invece ci arriva una segnalazione. Fratel Biagio ha camminato per i quartieri che vicini alle montagne attorno a Palermo e si è fermato nella chiesa di San Benedetto il Moro nel quartiere di Santa Maria di Gesù. Lungo il suo cammino Fratel Biagio ha visto tanta sofferenza nelle persone e nella natura, molte piante sono in sofferenza per l’abbandono e l’incuria e in particolare Fratel Biagio ci segnala una situazione grave che vivono i cipressi che costeggiano il cimitero di Santa Maria di Gesù. Sono circa duecento alberi imponenti a alti che da quando sono cresciuti e si sono alzati si stanno incarcerando in una rete di ferro che li avvolge alla base determinando in alcuni casi la strozzatura fino alla morte della pianta stessa. Fratel Biagio lancia un appello al quartiere e al settore verde e giardini del Comune perché vengano subito liberati questo albero che rischiamo la vita. Condividiamo con voi l’appello di Fratel Biagio che trascorrerà la notte proprio sotto questi alberi e sotto la statua di San Benedetto il Moro compatrono di Palermo assieme a Santa Rosalia. L’uomo torni a vivere in armonia con Dio, con gli altri uomini e con la casa comune che Dio ci ha affidato che è la natura e l’ambiente. Scive così Fratel Biagio in un biglietto che condividiamo con tutti, assieme alle foto di questi alberi. “Appello perché vengano liberati e salvati i tantissimi alberi di cipresso dentro il cimitero di Santa Maria di Gesù soffocati e stritolati da una terribile gabbia di ferro. Mi rivolgo alle autorità di competenza e chiedo aiuto a San Benedetto il Moro lui che nel suo piccolo ha coltivato e salvato un cipresso che ancora oggi dopo 500 anni vive grandemente e continua a crescere. Vi prego salviamo i tanti Cipressi che chiedono aiuto dentro il cimitero di Santa Maria di Gesù e che rischiano di essere decapitati. Ecco un altro doveroso impegno tuteliamo e rispettiamo la natura e la madre Terra”
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