La Venere degli Stracci, scultura dell’artista Michelangelo Pistoletto, distrutta dalle fiamme lo scorso 12 luglio, da Simone Isaia, un trentaduenne senza fissa dimora, individuato dalla polizia e accusato di incendio e distruzione di beni culturali, sarà ricostruita. Infatti, il comune di Napoli ha avviato una raccolta fondi per ripristinare l’installazione in Piazza del Municipio. Questo è quanto ha affermato il sindaco della città, l’ingegnere Gaetano Manfredi: “l’incendio, che è stato un momento doloroso, deve essere visto come un momento di crescita, di dibattito e di discussione”.
L’obiettivo della raccolta fondi è di raggiungere la quota di 200 mila euro, la “prima” Venere costò 168 mila euro. La somma è sicuramente cospicua e lascia i cittadini napoletani dubbiosi, in quanto vorrebbero investire la suddetta cifra nel restauro di beni culturali locali o sull’impianto stradale.
La monumentale opera continua a far parlare di sé nonostante sia stata distrutta, è reso noto che i cittadini partenopei non vedessero positivamente la Venere in Piazza del Municipio e in molti hanno anche polemizzato su come abbia potuto prendere fuoco nonostante i materiali ignifughi utilizzati per realizzarla.
“Ignifugo non vuol dire che non prenda fuoco, ma che ci sono trattamenti volti a ritardare la fiamma, la lavorazione doveva rispettare la natura dell’opera, conservando una certa morbidezza dei tessuti” commenta il sindaco Gaetano Manfredi.
La ricostruzione sarà portata avanti dall’ Altra Napoli, associazione fondata nel 2005 da un gruppo di amici uniti dalla voglia di rilanciare la propria città, che avrà anche il compito di riunire gli altri soggetti interessati a contribuire alla ricostruzione della scultura. I tempi stimati per il ripristino sono di circa due mesi e mezzo a partire dalla quota raggiunta e potrebbero iniziare già a settembre. L’artista Pistoletto è entusiasta del progetto e del coinvolgimento di più forze per la nuova realizzazione.