Immaginiamo che all’inaugurazione della Panchina bianca per ricordare le Vittime a San Donà di Piave il 31/5/24 ore 11, vie Mantegna e Giorgione, partecipino le Vittime sedute su di essa.
La loro voce, ridotta al silenzio, affida a noi un messaggio: NON SI ONORANO LE VITTIME AFFIDANDO SOLO AL RICORDO L’OFFESA ARRECATA ALLA LORO VITA.
Noi Vittime chiediamo che si rifletta sul sacrificio della nostra vita, perché non resti inutilizzato, ma promuova un cambiamento di mentalità e di cultura, facendo verità sulle cause e sulle responsabilità.
Noi chiediamo di porre fine ai comportamenti trasgressivi e irresponsabili sulla strada, e nelle istituzioni alle omissioni o agli interventi inadeguati o effettuati dopo che le criticità, non risolte in tempo, abbiano tolto la vita ad una o a più persone.
Tra le tante Vittime sulle strade di San Donà di Piave, ci siamo anche Noi:
Maria Chiara, 20 anni, Alessandro, 23 anni, l’8/1/2023, percorrendo una strada non illuminata, con asfalto fatiscente e segnaletica orizzontale inesistente, abbiamo impattato, a bassa velocità, contro un guardrail che, privo di terminali speciali, ha distrutto la nostra vita;
Gabriel di anni 19, il 26/2/2023, percorrevo con la Peaugeot 208 una strada priva di strutture di contenimento e sono morto affogato cadendo nel canale Grassaga;
Il 22/5/2023 in via Grassaga in una strettoia con pericolosità mai segnalata, uno scontro frontale tra due auto, ha prodotto 5 feriti, tra cui due gravi.
Fatti gravissimi che ci interpellano, permanendo la pericolosità delle strade, rimasti inascoltati gli appelli e gli interventi segnalati ai responsabili della sicurezza stradale nel territorio.
Noi vittime ci riconosciamo nel messaggio dell’AIFVS APS “Ricordare per cambiare”, e proponiamo a tutti voi, conducenti sulle strade, e nelle istituzioni responsabili del potere decisionale ed esecutivo, di attuare attorno a questa Panchina una presa d’atto, per porre fine alla stagnazione della strage.
A tal fine chiediamo a ciascuno di fare la propria parte, perché non si continui sulle strade del territorio e delle nostre città ad incontrare la morte: riconoscere che l’arma letale sulla strada è la trasgressione delle norme alla guida, e negli uffici le omissioni e gli interventi inadeguati delle istituzioni, condividere l’obiettivo europeo “Zero Vittime” entro il 2050.
La sfida dell’AIFVS, che proponiamo anche al Sindaco di San Donà di Piave, è di anticipare con tappe territoriali il raggiungimento dell’obiettivo: “Vittime zero sulle strade della nostra città e del nostro territorio entro il 2030”.
È un obiettivo raggiungibile, che intendiamo promuovere attraverso un cambiamento dal basso, fondato sulla condivisione di valori che appartengono a tutti e sulla sinergia tra tutti i settori territoriali – istituzioni, aziende, associazioni, cittadini – per essere “Tutti insieme per la Vita”, e sull’uso responsabile della libertà, che non coincide con la possibilità di fare qualunque cosa – uccidere, rubare, usare violenza, indifferenza, superficialità – ed è scelta etica, non destinata a distruggere ma a migliorare la civile convivenza. Noi dobbiamo essere consapevoli che qualifichiamo o squalifichiamo noi stessi attraverso le scelte che facciamo.
Non è più il tempo di una condivisione che si fermi alle pacche sulle spalle o a manifestazioni di parata. È il tempo del coraggio, della testimonianza: trasformare le parole in fatti, uscire dall’indifferenza e dalla superficialità, spendersi con dignità per sostenere il cambiamento, dopo aver scrutato il significato della realtà e di cosa ci stiamo a fare in questo mondo.
Dott.ssa Giuseppa Cassaniti – presidente AIFVS aps – www.vittimestrada.org
Firma di coloro che partecipano alla presa d’atto