Crescere e vivere nella spiritualità più pura,: è la storia di Luisa Piccarreta, “serva di Dio ” che ha passato l’intera sua vita nel perpetrare la Divina volontà. Luisa Piccarreta (1865-1947), conosciuta come la “Piccola Figlia della Divina Volontà,” nasce a Corato, in Puglia. Sin da bambina mostra una profonda inclinazione spirituale, caratterizzata da visioni e dialoghi mistici con Gesù. A 11 anni riceve la sua prima comunione, evento che segna l’inizio di un’intensa unione con Cristo. A 16 anni decide di abbracciare una vita di totale dedizione a Dio. Verso i 17 anni Luisa manifesta un misterioso e sempre più frequente stato di sofferenza con la perdita dei sensi e successivo “impietrimento” durante il quale ha anche alcune visioni di Gesù. I fenomeni si succedono sempre più frequentemente tanto da costringerla a letto. Sono i prodromi di quella che Luisa indicherà come la “vita nuova”. Nella seconda metà di novembre del 1887, Luisa con il consenso del Confessore, accetta di restare completamente allettata, offrendosi come “vittima volontaria”. Comprende che Gesù le chiede questo sacrificio in modo continuato per il resto della sua vita.
Luisa vive per oltre 60 anni a letto, nutrendosi quasi esclusivamente dell’Eucaristia. Nonostante questa condizione fisica, trascorre la sua vita in preghiera, scrivendo e offrendo le sue sofferenze come “anima vittima” per la salvezza delle anime. Il suo stato di immobilità non è però passivo: Gesù le insegna a vivere attivamente nella Divina Volontà, sostituendo la propria volontà umana con quella di Dio in ogni atto.
In questo lungo periodo, sotto obbedienza dei suoi confessori, scrive 36 volumi di rivelazioni mistiche, in cui parla del dono del “vivere nella Divina Volontà”. Altri 35 scritti narrano dei suoi dialoghi con il Signore aventi per tema la «Divina Volontà» e come essa voglia regnare in mezzo alle creature. Gesù stesso le suggerirà il titolo: “Il regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature. Libro di Cielo. Il richiamo della creatura nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio” (vol. XIX – 27 agosto 1926).
Il suo letto diventa così un luogo di contemplazione, missione spirituale e insegnamento, da cui irradia amore e grazie divine, fungendo da guida per le anime desiderose di unirsi a Dio. Il vivere nel Divin Volere, cuore dell’esperienza mistica di Luisa Piccarreta, si fonda sul pieno compimento del Padre Nostro: vivere nella Volontà di Dio “come” una sola volontà con Lui. Questo stato differisce dal semplice “fare” la Volontà di Dio: vivere nella Divina Volontà significa “regnare” con Gesù, possedendola come propria, mentre il “fare” implica obbedire come un servo.
Tale vita è un dono straordinario, che Dio ha scelto di offrire in tempi difficili, per ristabilire la comunione tra volontà umana e divina, simile a quella dei beati in Cielo. Gesù, nella sua Umanità, ha rifatto tutti gli atti delle creature, mettendoli a disposizione di chi vive nella sua Volontà, e Maria, prima tra le creature, ha ripetuto questi atti per l’umanità. Luisa, con la sua missione, ha mostrato un modo unico di vivere nella Volontà Divina: unione attiva e consapevole con Dio, sostituendo la propria volontà con la Sua. Questo cammino di santità, inaugurato da Luisa, è destinato a coinvolgere molte anime, unite nell’amore e nella gloria a Dio.
Il Dicastero della Cause dei Santi, nel giugno 2024 ha rilasciato il nulla osta per la ripresa del Processo di Beatificazione e Canonizzazione della serva di Dio Luisa Piccarreta.
A raccontare la vita e la straordinaria esperienza mistica di Luisa Piccarreta è il giornalista Riccardo Rossi della Comunità ” I piccoli figli di Palermo ” nell’intervista di Sabrina Braschi sul canale Maria Vision.