Immagine: La moviola nel campo di calcio
Il mondo del calcio ha detto “sì” alla moviola in campo. L'International board della Fifa, l'organismo deputato alle modifiche del regolamento, riunito il 5 marzo a Cardiff, ha approvato la sperimentazione dell'uso della tecnologia in campo, per assistere l'arbitro in alcune decisioni. Verranno fatti dei test che dureranno due anni e cominceranno, "al più tardi", nel 2017/2018.
L'ultima decisione sugli episodi spetterà comunque al direttore di gara.
In una nota della Fifa si legge che "l'aspettativa non è di arrivare alla precisione del 100% nelle decisioni relative ad ogni singolo episodio, ma evitare decisioni evidentemente errate in relazione a situazioni predefinite che possono decidere una partita: gol, assegnazione di un rigore, espulsione diretta e scambio d'identità". Secondo il protocollo, un arbitro 'ad hoc' avrà accesso ai video durante il match. Potrà esaminare le immagini di propria iniziativa o su sollecitazione del direttore di gara.
L'Ifab -che comprende le 4 federazioni britanniche e la Fifa- specifica che la decisione finale sull'utilizzo della tecnologia verrà presa solo dopo la sperimentazione. Il passo compiuto oggi, in ogni caso, autorizza il neopresidente della Fifa, Gianni Infantino, a definire la giornata ''storica''. "La decisione dimostra che ascoltiamo il calcio. Non possiamo chiudere gli occhi davanti al futuro, ma questo -chiarisce- non vuol dire che" la sperimentazione "funzionerà. La fluidità del gioco è un aspetto cruciale, non possiamo metterla in pericolo. Ecco perché i test vanno affrontati senza preconcetti".