Roma, 26 Ottobre 2016 – Qualcosa si sta muovendo ed era anche ora. Il calcio è l'unico sport che nei decenni non è mai cambiato, nonostante le mille problematiche migliorabili e l'evoluzione della tecnologia ad ogni latitudine, sia nella società che nelle differenti discipline sportive. Tempo effettivo, moviola in campo o persino la banale goal line technology: solo quest'ultima è diventata finalmente realtà, dopo anni ed anni di sviste arbitrali, alcune delle quali clamorose ed anzitempo evitabili. Di strada da fare ne manca ancora, la Var entro un lustro diverrà realtà e le sperimentazioni in campo ufficiale partiranno dalla Coppa Italia 2017/18. Una parvenza di moviola in campo, con la possibilità di tre chiamate per squadra e solo nel caso di gol annullati o rigori concessi.
Dando uno sguardo agli altri sport è evidente come il mondo del pallone sia rimasto indietro di ere: il tennis con occhio di falco ha radicalmente diminuito, se non annullato al 100%, le sviste di giudice di sedia ed arbitri di linea. Tre chiamate per giocatore più una supplementare una volta giunti al tie-Break: in caso di "challenge" a buon fine, questo non viene scalato al tennista. Nel basket si è addirittura deciso un titolo in Italia anni fa, tramite la moviola in campo che stabilì se il gong della sirena arrivò prima o un attimo dopo il canestro decisivo. In altri sport come il rugby, cricket, hockey e baseball l'utilizzo del monitor come supplemento d'aiuto per gli arbitri è da tempo la prassi: certamente più facile ed immediato l'utilizzo di immagini per quanto concerne il mondo della Formula Uno o Moto Gp.
Tecnologia non solo utile nello sport ai fini "arbitrali", ma anche prestazionali. Atletica Leggera, Basket, Baseball e Tennis sono solo alcuni degli sport che hanno maggiormente risentito dello sviluppo estremo dei materiali tramite cui progettare nuove scarpe, mazze o racchette. Funzionali anche per fini preventivi e di salute, come i caschi anti-commozione celebrale nel football americano: persino nel nuoto, con la realizzazione di costumi talmente vantaggiosi in termini prestazionali da essere banditi.
Il calcio, in tutto questo avanzare tecnologico, è rimasto indietro come nessun altro sport: a costo di evitare l'uso della tecnologica si è cercato di aumentare il numero degli arbitri, non facendo altro che aumentare la confusione e il numero di errori in ogni partita. L'ultimo esempio di Milan-Juventus è emblematico: gol concesso e poi annullato, ingiustamente, su segnalazione del giudice d'area. L'arrivo della goal line technology è stata a dir poco tardiva, permettendo che negli anni gli errori, spesso grossolani, si accumulassero nel tempo. La prova tv nata nel primo lustro del nuovo millennio continua tutt'oggi ad essere oggetti di interpretazioni spesso soggettive o in alcuni casi poco omogenee.
Eppure la moviola in campo esiste, pare, già dal 2006: ne fece le spese un francese che indossava la n.21, in una partita discretamente importante. Nessuno vide nulla, tranne chi guardava quella finale dal monitor di servizio a bordo campo.
Per ulteriori informazioni:
Link all’articolo La tecnologia nello sport funziona
Link all’articolo Sport e tecnologia, football: arriva il chip che rileva l'andamento del gioco