Il Cortile dei gentili, uno spazio libero di comunicazione, che trae in tempi molto lontani le sue origini, quando giudei e non, solevano incontrarsi nella diversità della loro religione, razza, lingua e cultura, fa da cornice al 4° dei 10 appuntamenti di dialogo aperto, avviati in gennaio, dalla Biblioteca Regionale Universitaria, Giacomo Longo di Messina , diretta dal dottor Sergio Todesco, che ne ha moderato l’incontro dal tema “La Chiesa a Messina. Le messi biondeggiano. Ci sono operai?”.
I cittadini riuniti nella Cappella di S. Maria dell’Arcivescovado, sono stati coinvolti nell’articolazione di un percorso della Messina post terremoto fino ai giorni correnti, in cui l’onorevole e professore Giuseppe Campione, fa emergere il ruolo distratto della Chiesa e della borghesia, la quale durante la fase della ricostruzione risorge e demolisce per arricchimento. Da questo quadro ne emerge la mutazione genetica e la perdita di identità della società messinese che il relatore ripercorre, passando dal fascismo al dopoguerra, fino alla bagarre degli ultimi giorni tra alcune istituzioni cittadine.
Un excursus storico che Campione evoca con particolare suggestione emotiva, propria dell’uomo protagonista ed osservatore attento dei suoi tempi, ruolo riconosciutogli nel corso dell’intervento successivo da Padre Agrippino Pietrasanta della Compagnia di Gesù, “secondo cui la dimensione della Chiesa dal 1908 in poi, appare priva di una fisionomia netta.. organizzata su una base piuttosto fragile, in un coro di istituti scolastici che se la cantano ognuno per i fatti loro.. si evidenzia inoltre continua il gesuita, un cattolicesimo arcaico…. spento, sepolto senza contemplazione, dinamismo e proposizione vera e costante. Una crisi ecclesiastica e clericale , che non ha lasciato indenne la Compagnia di Gesù, che è stata attraversata da una fase di declino culturale, per non volere usare l’espressione di decadenza.
Ma Messina sostiene con vigore Padre Pietrasanta, dovrà trovare il modo di rialzarsi.. la partita non è chiusa .. deve interrogasi in un progetto di grandi visioni, …in cui tra l’altro il dissanguamento delle menti brillanti si dovrà fermare, la loro fuga per aver trovato gli spazi occupati ,dall’Università agli ospedali, alle professioni lucrative tramandate da padre in figlio,dovrà cessare”.
Un dibattito tra i partecipanti ha concluso lo spazio di dialogo nel Cortile dei gentili.