Si è conclusa da pochi giorni l’ultima edizione di Altaroma, la kermesse di moda giunta ormai alla 25esima edizione. Quattro giorni intensissimi di sfilate, ma anche di mostre fotografiche ed eventi che hanno coinvolto non solo Il Borgo di Santo Spirito in Sassia, ma anche molti luoghi della capitale. Nomi affermati e designer emergenti si sono susseguiti a ritmo vorticoso in un calendario fitto di appuntamenti imperdibili.
Ad aprire la manifestazione la sfilata di Sarli Couture a Palazzo dei Congressi all’Eur: location magica per una collezione dedicata alla swinging London che ha salutato il ritorno di Rocco Palermo, rientrato nell’atelier dello scomparso maestro Fausto, dopo due anni trascorsi a Milano da Armani. Una linea di alta moda composta da Rosa make up, chewingum, fucsia, ciclamino, malva, glicine, beige, abbinati al nero e a piume di marabù.
Abiti-colonna dall’apparente semplicità ma dai tagli complessi, che utilizzano geometrie e cerchi di tessuto. Tute candide, decorate con perle e cristalli,linea ad A per pantaloni, vestiti mini bordati di piume sulle maniche a campana, lunghe tuniche con giacche ad ali destrutturate e private delle maniche, abiti da debuttante in gazar di seta, perle e swarovski usati come borchie su abiti e tute.
Si ispira invece al mondo arabo (le sue modelle ricordavano Sherazade) la “capsule collection” che preannuncia la collezione Autunno/Inverno 2014/15 di Giada Curti. All’interno della splendida cornice dell’Hotel The Westin Excelsior di Via Veneto in Roma, nel cuore di quella che fu la Dolce Vita romana, i 10 modelli che hanno sfilato ci hanno riportato immediatamente alle atmosfere del Medio Oriente più opulento, quello degli Emirati Arabi, in particolare di Dubai. La stilista infatti omaggia con la collezione “Shukran” (che in arabo vuol dire “grazie”, appunto) questa terra dal fascino indiscutibile. Lo scenario della sfilata, ricco di profumi, colori e scorci tipici di una dimora araba, ha trascinato gli ospiti in un’atmosfera da Mille e una Notte.
Cifra di stile inconfondibile, i bellissimi turbanti orientali sul capo delle modelle.
Dedicata invece alla Russia e al genio musicale di Peter Tchaikovsky ,con richiami a Cecov, la collezione di Curiel Couture. La stilista Raffaella Curiel ha portato sulla passerella 64 abiti di alta sartoria. Tra questi anche larghe gonne da sera in cui sono riprodotti bellissimi quadri di Chagall.
La donna di Renato Balestra affronta la vita con stile e positività nella collezione autunno/inverno 2014/15: “Tradisco il mio blu per il rosa dell’ottimismo”, parole dello stesso stilista Renato Balestra il giorno prima della presentazione a Santo Spirito in Sassia della sua collezione. Il rosa infatti, è stato il leit motif di tutta la collezione, che si compone di una ventina di abiti, tra quelli da cocktail, da sera e da gran sera proposti dalla maison. Rosa si, ma non assoluto: Balestra lo abbina in contrasto con il nero, evidenziando ancora di più il lato femminile della sua collezione per la prossima stagione.
Infine moltissimi gli eventi “ collaterali” che hanno intervallato i defilè: mostre, inaugurazioni di negozi e vernissage hanno animato i palazzi romani che sull’onda della Grande Bellezza hanno spalancato i loro portoni: da Palazzo Braschi a Villa Barberini. Non solo moda ma anche arte: Il Complesso monumentale Santo Spirito in Sassia ha ospitato Dain Tribute to Rome, uno “special project” dello street artist americano Dain alla sua prima esposizione in Italia. Al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia la mostra “Made in Italy. Una visione modernista. Johnny Moncada – Gastone Novelli – Achille Perilli”, a cura di Valentina Moncada. E agli Orti Sallustiani Bulgari ha presentato la mostra fotografica Forma/Luce, con protagonista Isabella Ferrari. Ampio spazio è stato dato inoltre alle giovani promesse del futuro con la decima edizione del concorso indetto da Vogue Italia Who’s on the next, vinto da Salvatore Piccioni nel ready to wear e e Daizy Shely, per la creatività e la potenzialità presenti nella sua collezione. L’appuntamento con la moda e gli abiti da sogno è per gennaio con le nuove collezioni dell’Altamoda. Il sipario, però, si chiude su una manifestazione dal futuro incerto: ad Altaroma, nonostante il bilancio sia in attivo, mancano i fondi a causa dei tagli della camera di commercio e del Campidoglio che nel piano di rientro ha deciso di rimettere le sue quote societarie.