[blue][b]Matera[/b][/blue] designata al titolo di [blue][b]Capitale Europea della Cultura 2019[/b][/blue], esce vittoriosa dalla competizione con Ravenna Cagliari, Lecce, Perugia-Assisi,e Siena, che non ce l’hanno fatta a ricoprire l’ambito ruolo.
[red][b]“E’ un esempio di civiltà e riscatto che da Matera e dal Sud arriva all’Europa”[/b][/red] così ha detto il Sindaco della città dei sassi Salvatore Adduce dopo l’annuncio,col viso contratto da una forte emozione, ad ha aggiunto ..”non era un esito scontato ma l’abbiamo raggiunto grazie al lavoro di tutti… da cinque anni lavoriamo a progetti straordinari", ha commentato. "Noi siamo il malleolo dello stivale, generalmente ritenuto una zona poco ospitale. Ma abbiamo sconfitto questa diceria”. Lo slogan della città durante la candidatura è stato “OPEN FUTURE” ….per vincere i problemi del presente in cui siamo immersi , guardare avanti e impegnarci per le generazioni future… ha dichiarato il comitato promotore.
L’annuncio molto atteso è stato comunicato dal ministro alla cultura Dario Franceschini al Collegio Romano, dopo il verdetto della giuria che si è espressa con 7 voti favorevoli su 13 , lasciando col fiato sospeso migliaia di persone riunite nel centro storico di Matera dinnanzi ad un maxischermo per conoscere l’esito della competizione, esplodendo subito dopo in una festa incredibile in piazza San Giovanni, con in mano le bandiere già pronte col logo “Matera 2019”.
Molti cittadini senesi andati a Roma a seguire in diretta l’annuncio, sono scoppiati in lacrime dopo il verdetto, avevano molto sperato nella designazione in favore di Siena. Grande delusione anche nelle altre città.
Comunque nessuna città esclusa esce perdente perché, ha affermato Il ministro Franceschini "il patrimonio degli interventi programmati dalle città non scelte sarà comunque recuperato nel programma Italia dell'[green]Art Bonus[/green]", di recente approvato. "Questa è stata un’esperienza formidabile per le sei città", ha poi aggiunto, "e molto importante per il Paese, perché il meccanismo di competizione e di selezione ha spinto a una cosa di cui c’è grande bisogno in Italia, cioè una programmazione complessiva. Le città hanno ragionato su un progetto a lungo termine in un insieme di eventi di restauro, recupero, proposte progettuali, che dimostrano che esattamente questa è la strada virtuosa da percorrere". Prima della designazione il ministro e i sindaci delle città concorrenti hanno concordato che le escluse sarebbero state nominate capitali italiane della cultura 2015 – 2016, per utilizzare ha aggiunto Francheschini, " le norme contenute nell’Art Bonus per promuovere una sana competizione tra le città italiane".
Il titolo oltre che a Matera sarà assegnato a [blue][b]Plovdiv[/b][/blue] in Bulgaria.
Matera sarà proclamata ufficialmente Capitale Europea della Cultura 2019 dall’Unione europea nel corso del 2015. Si stima che il ritorno economico sulla città sia di circa 30 milioni di euro.
[green][b]Contesto:[/b][/green] La Capitale europea della cultura nasce nel 1985 per promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico e culturale dei Paesi membri dell’Ue. Il titolo viene assegnato a due dei Paesi membri del’Ue . Atene è stata la prima a vincere il titolo nel 1985, l’Italia è stata rappresentata in passato da Firenze nel 1986, Bologna nel 2000 e Genova nel 2004. Nel 2019 è di nuovo la volta dell’Italia con Matera, insieme a Plovdiv per la Bulgaria.
Per il 2014 la scelta è andata invece su Umea (Svezia) e Riga (Lettonia).
Nel 2015 sarà invece la volta di Mons (Belgio) e Plzen (Repubblica Ceca), nel 2016 di San Sebastian (Spagna) e Breslavia (Polonia), nel 2017 di Aarhus (Danimarca) e Pafo (Cipro), mentre nel 2018 di Leeuwarden (Paesi Bassi) e La Valletta (Malta).