Immagine: l'Artista TOGO ( Enzo Migneco)
Messina è testimonial di una straordinaria esposizione pittorica che trascina l’animo in una escalation di emozioni, le stesse che in un rapporto sublimale con i colori della sua terra, TOGO riesce ad imprimere indelebilmente nelle sue tele. Una terra descritta, dipinta e disegnata dall’artista attraverso una cromaticità lirica dettata dal cuore, rimasto profondamente legato alla Sicilia.
E’ lo spazio innovativo di arte e cucina “La Tovaglia volante” di via Mario Giurba 27, a Messina, curato da Loredana Carere e Riccardo Orlando chef e pittore, ad ospitare dal 23 aprile scorso la mostra di TOGO, visitabile fino al 9 maggio. Sono presenti cinque oli su tela e molti dipinti a pennarello, tratti da una accurata selezione delle opere dell’artista, che noi di redazione abbiamo avuto il piacere di ammirare insieme al critico letterario Sergio Spadaro, fratello del pittore lirico Michele, con il quale Togo nel 1960 apre il suo primo studio d’Arte.
Pur nascendo a Milano nel 1937, Togo, al secolo Enzo Migneco, ha origini messinesi, ed è nella città dello Stretto a trascorrere la sua adolescenza, studiare ragioneria e soprattutto maturare la passione per l’arte che respira in famiglia fin dall’infanzia, stimolato dalla sapienza artistica dello zio, il famoso pittore Giuseppe Migneco.
Già a 18 anni dipinge in modo professionale, e alla fine degli anni ’50 partecipa ad eventi artistici e tiene a Messina la sua prima personale adottando nel ‘61 lo pseudonimo di Togo.
Nel ’62 attratto dai movimenti culturali europei ritorna a Milano, dove nel quartiere di Brera avvia uno studio d’arte, ed inizia a frequentare artisti di fama internazionale come Fausto Pirandello e Guttusu. Nel 1967 la sua prima mostra importante, alla Galleria di Milano presentata da Raffaele De Grada.
Seguono poi le esposizioni alle gallerie Diarcon e Annunciata dirette da Pasquale Giorgio e Paolo Volponi. Qualche anno più tardi si dedicherà alla incisione e nelle sale di Palazzo Sormani nel 1980, allestirà una rilevante mostra. Poi, fino ad arrivare ai giorni nostri, partecipa a numerose mostre di pittura e di incisione in giro per il mondo, Mosca, Leningrado, New York e tante altre hanno contraddistinto la carriera di Togo.
Dominante e comune nella vita di Togo pittore e di Enzo Migneco Uomo, il forte senso di Mediterraneità che emerge dall’esplosione straripante dei colori delle sue opere , e dalla irresistibile attrazione per i profumi di Sicilia, del sole e del mare di Briga marina, diventata rifugio dell’artista anche per la passione della pesca subacquea durante le vacanze estive, in riva allo Stretto della costa jonica messinese, in cui la fusione di blu, arancio, verde e giallo viene trasferita con intensità e variazioni di toni, dal pitttore, nella rappresentazione pittorica della trasparenza dell’acqua del mare fluttuante contro gli scogli, della solarità dell’aria che inonda di luce il paesaggio mediterraneo, disegnato da ondeggianti palme e verdi arbusti.
Una passione per la cultura e l’Arte che Enzo Migneco vive da prima di nascere, e che ha attraversato le generazioni della sua famiglia dal nonno Vincenzo Migneco, poeta dialettale, allo zio Giuseppe Migneco pittore, fino ad arrivare alle sue due figlie, Paola, attrice di note fictions televise e di teatro e Sara fumettista, vignettista e illustratrice.