Immagine: L’omaggio a Goethe nell’ideografia del Bel Paese
Il Salone internazionale del Libro di Torino, in calendario dal 14 al 18 maggio, si svolge quest’anno nel segno delle “Meraviglie d’Italia” nell’intento di rilanciare il primato italiano di un tempo, legato non solo ai libri ma a tutta una cultura che non viene più valorizzata e nemmeno difesa. Una sfida che ha raccolto adesioni nazionali ed internazionali. Sono presenti al Salone tutti i grandi gruppi editoriali, i marchi storici tradizionali e nuove case editrici, segno importante, in un momento difficile del mercato, che conferma la capacità del Salone di Torino di valorizzare le giovani realtà editoriali indipendenti, fondamentale risorsa del patrimonio di creatività e innovazione d'impresa del Paese. Alla cerimonia inaugurale di giovedì 14 febbraio interverrà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nell'anno di “Torino Incontra Berlino”, il Paese ospite d'onore del Salone del libro è la Germania, presente con un grande stand interattivo e oltre venti autori che presenteranno le loro opere pubblicate in Italia: rappresentanti dei generi letterari più diversi, dal thriller al saggio, dal libro illustrato all'epopea familiare. Sono 80 i nuovi espositori, con una positiva risposta delle Regioni, a partire dal Lazio, ospite nazionale di questa 28esima edizione.
Rolando Picchioni, presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura – che promuove l’evento torinese – spiega che il Salone del Libro si muoverà su due diverse linee che si intersecheranno. Da un lato lo spazio alle meraviglie nazionali e agli editori, piccoli e grandi, del nostro Paese. Ed uno spazio affidato alla Fondazione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per una riflessione sul Centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Dall’altro la dimensione sempre più internazionale, con la Germania come ospite d’onore e la presenza di 50 editori tedeschi.
“Ma il Salone – annuncia Picchioni – punterà successivamente verso la Via della Seta. Ospitando l’Arabia Saudita il prossimo anno per poi dirigersi verso i Paesi dello snodo euroasiatico: il Kazakhstan nel 2017 (in occasione dell’Expo ospitato ad Astana) e l’Azerbaijan nel 2018. Già quest’anno, però, saranno numerosi i rappresentanti sia dell’editoria araba sia della cultura kazaka, con la presenza dell’ambasciatore in Italia che presenterà il libro del rieletto presidente Nursultan Nazerbayev”.
Ovviamente molto più numerose le iniziative legate al territorio e quelle presentate sul territorio. A partire dai borghi alpini, dal castello di Masino, dalla poesia delle risaie. Mentre le presentazioni, gli incontri ed i dibattiti si allargheranno dai quartieri di Torino alle varie località della Città metropolitana. E poi spazio ai giovani, con l’Incubatore che ospiterà 31 giovani editori mentre saranno 29 quelli presenti nella Casa Cook Book. Successo anche per l’iniziativa di “Officina, editoria di progetto”, uno spazio dedicato agli editori indipendenti che lottano ai confini della sopravvivenza.
Sono confermati tutti i progetti e le sezioni speciali: il Bookstock Village nel Padiglione 5; Officina. Editoria di Progetto nel Padiglione 1, dedicata agli editori indipendenti e curata da Giuseppe Culicchia; Adotta uno scrittore; Nati per Leggere; il Concorso nazionale Lingua Madre; Voltapagina; l'International Book Forum per lo scambio dei diritti editoriali; l'Incubatore per i giovani editori con meno di 24 mesi di vita; Casa CookBook per l'editoria dedicata al cibo e alla cucina; l'area di Book to the Future dedicata alle startup e all'innovazione nel campo dell'editoria digitale. Da notare che quest'anno l'Iva sugli e-book è scesa al 4%: quindi il Salone sarà anche la prima occasione significativa per tracciare un bilancio degli effetti di questo provvedimento sul mercato del libro elettronico.