L’evento è di quelli più attesi. Un fenomeno culturale e cinematografico – divenuto cult negli anni 80’ – che ha sconfitto il tempo, in tutti i sensi. Oggi 21 ottobre 2015 sono attesi Marty e Doc, celebri personaggi di Ritorno al Futuro. Ma attesi dove esattamente?
L’orologio di Hill Valley si fermò colpito dal celebre fulmine nel novembre del 1955, da lì partì la fortunata saga del regista americano Robert Bob Zemeckis. Il 21 ottobre del 2015, giorno in cui, nel primo sequel della mitica trilogia, i due protagonisti di “Ritorno al futuro” venivano catapultati nell’avvenire grazie alla De Lorean, bizzarra e magica macchina del tempo, infatti, è finalmente arrivato.
Nel secondo film del 1989 (ambientato nel 2015) i figli di Marty McFly utilizzavano occhiali simili agli attuali “Google Glass” mentre Doc – il mitico Emmett Brown – utilizzava un computerino che ricorda molto il nostro tablet. Insomma, Bob Gale e Robert Zemeckis, rispettivamente sceneggiatore e regista dell’intera saga, non ci avevano visto poi così male: la fantasia di allora non supera più di tanto la realtà odierna. “Ritorno al futuro” ha profetizzato l’avvento di altre tecnologie ormai comuni: dalle videochiamate all’apertura a impronte, passando per il riconoscimento facciale tipico, ad esempio, degli iphone.
Oggi i primi due episodi della saga tornano in circa 200 sale italiane per festeggiare l’evento tanto atteso dai fan mentre sul canale satellitare Dmax ci sarà una serata speciale dalle 22.55. L’idea del passato che se modificato sconvolge le storia, la cambia e la stravolge, sembra essere un’ossessione ricorrente ad Hollywood (come prova Coppola con “Peggy Sue si è sposata”) ma anche nella letteratura americana post-68 che vorrebbe rimuovere il fantasma del Vietnam e della sconfitta ritornando all’epoca dorata di “Happy Days”. Mentre George Lucas si era già avvicinato all’idea con "American Graffiti" è Steven Spielberg che coglie nel soggetto di Zemeckis e Gale l’aspetto originale che si proiettava verso una nuova generazione di spettatori: figli e nipoti di Marty, adolescenti che in Michael J. Fox potevano riconoscersi ma anche farne un idolo. Bastò affiancargli una “spalla” travolgente e brillante come Christopher Lloyd, genio grottesco e il gioco era fatto.
I tre film rappresentano oggi un vero cult anche per le raffinate e quanto mai azzeccate scelte stilistiche degli autori come la futuribile DeLorean – DMC12 macchina del tempo, vera icona dei tre film. Lo stesso Michael J. Fox fu ingaggiato “di corsa” e in un primo momento aveva declinato l’offerta perché impegnato in una serie tv. Ed ecco che si gira quasi sempre di notte, quando l’attore è libero. Il primo capitolo del 1985 costò “appena” 19 milioni di dollari, alla fine avrebbe incassato solo negli Stati Uniti oltre 200 milioni di dollari. Travolti dal successo tutti i protagonisti accettarono di lanciarsi in un seguito ma ci vollero quattro anni per mettere a punto un perfetto meccanismo a orologeria che proiettava Michael J. Fox e Christopher Lloyd nel futuro (il 2015 appunto, oggi!). Zemeckis aveva però ben chiara la storia che i suoi eroi dovevano compiere prima di andare in pensione tanto che dopo “Ritorno al futuro 2" (1989) il terzo capitolo (proiettato nel cuore del mito della frontiera e del West del 1885) era nelle sale già nel 1990. Godiamoci il futuro allora, cioè il presente di oggi 21 ottobre 2015!