Roma – E’ morto Ettore Scola . Il grande regista aveva 84 , era nato a nato a Trevico in provincia di Avellino nel 1931, il suo cuore si è fermato, circondato dall’affetto della moglie Gigliola e dalle figlie Silvia e Paola, ieri sera a Roma, era in coma da domenica scorsa.
Maestro del Cinema italiano è stato autore di 'C'eravamo tanti amati' (1974), 'Una giornata particolare' (1977) e 'La famiglia' (1987), capolavori del secondo ‘900. Sostenitore di battaglie a favore del mondo artistico e animatore con l’Anac della politica cinematografica degli Autori, Scola, inizia la sua carriera a Roma, dove si trasferisce con la famiglia dall’Irpinia, come disegnatore e battutista nel 'Marc'Aurelio' di Ruggero Maccari e poi autore alla radio per le gag di 'Mario Pio' ideate apposta per Alberto Sordi. Dopo il liceo classico e la laurea in legge conseguita solo per desiderio del padre, inizia la scalata nel mondo del cinema formandosi a fianco di Mario Mattoli, Ruggero Maccari, Totò e Sordi, Antonio Pietrangeli e Steno. Contrario al protagonismo fine a se stesso e sempre autoironico, il grande regista firma negli anni ’50 le prime sceneggiature con 'Un americano a Roma' 'Il conte Max' , 'Il mattatore' , 'Accadde al commissariato', 'La marcia su Roma', da cui traspare subito la sua genialità dietro la macchina da presa, che raggiunge il massimo della creatività negli anni ’70, con C'eravamo tanto amati , una tra le piu’ belle commedie all’italiana, girata nel 1974 e dedicata a Vittorio De Sica, scomparso durante la lavorazione. Il film commedia inserito nell’elenco dei 100 film italiani da salvare, si aggiudicò il Gran Premio al Festival cinematografico internazionale di Mosca, tre nastri d’argento e il premio Cèsar per il miglior film straniero. Con la pellicola "Una giornata particolare" del 1977, scritto con Ruggero Maccari, su un'idea di Maurizio Costanzo, Ettore Scola conseguì quella che potrebbe definirsi la perfezione del film italiano .
Nella sua straordinaria carriera cinematografica, Scola conquista otto David di Donatello, compreso quello alla carriera del 2011, e quattro nomination al Premio Oscar come miglior film straniero. Ha lanciato eventi culturali come il Festival di Bari e di Annecy, la Casa del Cinema dell’amico Felice Laudadio, fu presidente nel 2006 della prima giuria alla Festa di Roma.
La passione per la cultura e l’arte, ma non solo cinematografica, lo hanno accompagnato per tutta la vita. Tra i suoi ultimi lavori come regista, è la Boheme portata in scena al teatro Carlo Felice di Genova, in replica fino allo scorso 3 gennaio.