Roma – In un’atmosfera informale e piacevole presso la Sala delle Sibille al Chiostro del Bramante, l’autrice romana Isabella Spinella ha presentato il romanzo”Promettimi che Accadrà”, edito da Newton Compton e uscito in questi giorni in tutte le librerie.
A parlare del libro con l’autrice, lo scrittore e manager Francesco Delzio e Natalia De Marco, direttrice del Chiostro del Bramante.
Il romanzo offre particolari spunti di riflessione: è presente, nelle pieghe della storia, una sorta di “divina provvidenza” una fatalità che agisce nel profondo della trama e spinge inesorabilmente i personaggi verso un destino che sembra essere già tracciato e che porta la stessa protagonista, Bianca, ad interrogarsi e ad affermare che”non credeva in ragionamenti fatalistici, ma credeva di più nelle persone,nella loro volontà e nella libertà individuale”. La scrittrice spiega che questa è la sua precisa visione della vita: al di là del caso o del destino, è l’individuo che con le sue deliberate scelte costruisce pezzo per pezzo la sua esistenza. In “Promettimi che Accadrà”, come spesso accade realmente, le coincidenze diventano una sorta di “deus ex machina” che fa incrociare il destino dei due protagonisti, Bianca e Carlo, dopo un primo incontro avvenuto tanti anni prima, sulla spiaggia da bambini, durante una festa di paese in Calabria. Un incontro intenso e brevissimo, finito in una tragedia scampata per miracolo…. Poi l’oblio, la vita da adulti in cui Bianca si trascina in una relazione squallida, mentre Carlo è uno psicoterapeuta stimato che dedica parte del suo tempo al volontariato. Sarà proprio il suo lavoro a farli ritrovare dopo una serie di accadimenti straordinari che si svolgono nell’arco spazio temporale di una serata romana. La narrazione si snoda fluida, attraverso il racconto della vita dei personaggi e del loro passato, tenendo il lettore in sospeso fino all’ultima pagina. A fare da sfondo, come un “set cinematografico” in cui si muovono tutti i protagonisti, è Roma, con le sue vie, le chiese e i borghi del centro, gli odori e la sua luce particolari e inconfondibili: è’ la vita brulicante della città, con i taxi, il mondo degli studi televisivi, gli ambienti e i cinici personaggi del mondo della politica: in contrasto spiccano i poveri e gli emarginati, come Florian, anima maledetta e perduta, o come Julia, una ragazza albanese che l’autrice ha conosciuto realmente e che ha ispirato una delle figure chiave presenti nel libro. Un affresco della Roma di oggi, con la sua bellezza e le sue contraddizioni, delineato con grande freschezza e capacità descrittiva. E’ quanto c’è di autobiografico nel romanzo, racconta l’autrice (Roma è la città in cui vive),insieme ad altri ricordi che hanno fatto parte del suo vissuto, come le estati in Calabria, l’atmosfera e le tradizioni di quei luoghi. La scrittrice parla di sé, dell’amore per la lettura, da cui scaturisce la voglia di scrivere. Ha amato i romanzi di Virginia Wolf, in particolare la signora Dalloway, e anche molte autrici italiane, fra queste cita Melania Mazzucco ed Elena Ferrante. La passione per la scrittura l’accompagna fin da bambina: ha cominciato a scrivere racconti brevi e poesie all’età di dieci anni e non ha più smesso.“Promettimi che Accadrà” è il suo primo, bellissimo romanzo.