Fresco di stampa il romanzo "Quando il sole splendeva sulla Somalia", di Maryam Maio e Rita Corradi, Edizioni Solfanelli. La protagonista Maryam ripercorre i primi trent’anni della sua vita, dalla dorata infanzia nella grande casa di Mogadiscio e dalla spensierata gioventù fatta di studio, lavoro ma anche di feste e corse in moto, fino alla fuga dalla sanguinosa guerra civile che sarebbe durata più di un ventennio.
All’esplosione del conflitto, Maryam lavorava in un’importante impresa italiana, successivamente occupata dai capi dei ribelli (diventati poi i Signori della Guerra) che ne fecero il loro quartier generale. Bloccata nel proprio ufficio, con l’atroce incognita di non sapere nulla sulla sorte del marito e della figlia di un anno lasciata a casa con la tata, firma un accordo con i comandanti per la propria incolumità, in quanto unica responsabile dei contatti radio con l’esterno.
Questo romanzo non è solo un doloroso diario di guerra, ma il compendio di una esistenza straordinaria nella quale dramma e gioia di vivere si alternano a momenti di pura spiritualità. Quella raccontata è anche la storia di una Somalia in cui le ragazze prendevano il sole in bikini e si divertivano con i ragazzi nella sfrenata movida di Mogadiscio, una Somalia in cui si parlava italiano e si sperava in un futuro migliore, non certo quello di una terra a cui si pensa oggi come sinistrata e pericolosa.