Il récital pianistico in programma per il 12 aprile alle 20.30 presso la Sala Teatro LAC di Lugano vede come protagonista un artista svizzero-italiano, Francesco Piemontesi, affermato solista e camerista, nonché direttore artistico delle prestigiose Settimane Musicali di Ascona. Piemontesi propone un programma nel solco della grande tradizione pianistica, con pagine di Mozart, Kreisleriana di Schumann e la Toccata di Busoni.
«Una combinazione di tecnica superlativa e straordinario gusto» ha scritto qualche anno fa di lui la Neue Zürcher Zeitung. Francesco Piemontesi, dopo gli studi con Cécile Ousset, Alfred Brendel, Murray Perahia e Alexis Weissenberg, è emerso alla ribalta al Concorso Reine Elisabeth di Bruxelles del 2007. Non si contano da allora i successi raccolti in tutto il mondo: dagli Stati Uniti all’Asia senza dimenticare la partecipazione a importanti iniziative europee quali il Progetto Martha Argerich, il Festival La Roque d'Anthéron e i BBC Proms. Avvezzo a lavorare con maestri della grandezza di Zubin Mehta, Roger Norrington, Charles Dutoit, il pianista svizzero-italiano è anche direttore artistico delle Settimane Musicali di Ascona. Densa la sua attività cameristica accanto a musicisti come Jurij Bašmet, Angelika Kirchschlager, Emmanuel Pahud ed Heinrich Schiff. Nel 2012 ha firmato un contratto con Naïve Classique pubblicando un primo disco dedicato ai Concerti di Schumann e Dvorák, mentre lo scorso anno ha visto la luce la pubblicazione dei Préludes di Debussy.
Per il suo récital al LAC, Piemontesi sceglie un percorso nel cuore della grande letteratura mitteleuropea, partendo da Mozart, con la Sonata in la maggiore n. 11 KV 331, una delle più note del maestro salisburghese, coronata dal celeberrimo Rondò “Alla Turca”. Composta nel 1783 e pubblicata l’anno seguente, la Sonata fa parte di un gruppo di lavori pensati da Mozart per la propria attività concertistica, ma anche per un’utenza amatoriale di alto livello.
Segue, dello stesso autore, l’intenso Rondò in la minore KV 511, terminato l'11 marzo 1787. Nato all'ombra del Don Giovanni, questo pezzo si mostra lontanissimo dal virtuosismo brillante e alla moda che al tempo affascinava l'aristocrazia viennese. Si tratta di una pagina sorprendente, sobria nella scrittura; l'elemento più innovativo è quello del cromatismo, che pervade tutta l'invenzione tematica del pezzo, con un pathos che per certi versi anticipa gli umori del Romanticismo. Pienamente romantico è invece lo spirito di Kreisleriana, capolavoro di Robert Schumann del 1838. Kreisler è un personaggio creato da E.T.A. Hoffmann, un maestro di cappella dal carattere tormentato e fantastico, con il quale Schumann non poté che stabilire una sintonia profonda. Kreisleriana può essere quindi pensata come un autoritratto musicale di Schumann: otto pezzi non divisibili tra loro, ora febbrili e allucinati, ora distesi e apparentemente sereni. Ad accogliere, in Italia, l’eredità della grande tradizione austro-tedesca sarà, tra Ottocento e Novecento, Ferruccio Busoni, eccelso pianista e compositore affascinato dalla lezione di Bach. La Toccata BV 287, del 1921, sintetizza alla perfezione il suo amore per la tastiera e per Bach. Suddivisa in tre movimenti (Preudio, Fantasia e Ciaccona), ultima pagina dedicata da Busoni al suo strumento, presenta una spiccata propensione contrappuntistica che rimanda al Barocco, mentre la tecnica trascendentale richiesta all’interprete ne fa una prova spiccatamente virtuosistica.
Appuntamento alle 20.30 alla Sala Teatro LAC
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Modalità di ingresso
Biglietti
Categoria 1: Fr. 70/60
Categoria 2: Fr. 55/45
Categoria 3: Fr. 45/35
Categoria 4: Fr.35/25/18
Categoria 5: Fr. 25/20/12
(più costi di prenotazione)
Riduzioni per studenti, apprendisti e beneficiari AVS e AI.
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