Urbis et Artis apre le iscrizioni al Premio internazionale finalizzato a valorizzare il lavoro e le esperienze artistiche che meglio esprimono l’evoluzione, i cambiamenti, le tendenze in opera nell’epoca contemporanea. Scopo del Premio è altresì di individuare personalità interessanti e innovative nel panorama artistico italiano e internazionale, cui contribuire a dare più ampia visibilità e riconoscimento, e con cui avviare una proficua e duratura collaborazione. La presente edizione si svolge in due tornate, o chiamate di concorso, da tenersi rispettivamente nei mesi di luglio e novembre 2016. In ciascuna chiamata sono invitati a partecipare artisti italiani e stranieri con la presentazione di loro opere, che verranno valutate da una giuria di esperti e inserite a formare la graduatoria finale per l’assegnazione del Premio.
Il concorso è suddiviso in tre sezioni: Pittura e grafica, Scultura, Fotografia. Ogni sezione produce una specifica e autonoma graduatoria finale, che si compone delle relative graduatorie parziali prodotte dalla giuria alla fine di ogni chiamata. All’interno di ogni sezione verrà indicato, quale miglior risultante dalla graduatoria finale a conclusione delle due chiamate previste, il progetto artistico vincitore e assegnatario del Premio. Verrà conferito il Premio a ciascuno dei vincitori assoluti delle tre sezioni.
Il Premio Internazionale Urbis et Artis esiste da oltre trent’anni, da quando il Comitato Scientifico di un’ Associazione Culturale no profit, fondata a Milano nel 1979 da Gastone Ranieri Indoni e gestita da dodici artisti, chiamata allora “A Regola d’Arte”, riconosceva agli artisti vincenti, tra pittori e scultori(allora la fotografia non era omologata) una splendente targa d’argento debitamente motivata. Una stagione irripetibile per la consistente risposta commerciale e il grande entusiasmo che allora avvolgeva l’ambito dell’arte che Urbis è concentrata a recuperare.
Oggi ai tre vincitori viene assegnato come Premio Internazionale Urbis et Artis , l’opera in bronzo del Maestro Francesco Zero, del valore commerciale di € 5.000,00 (cinquemila euro). A tale preziosa opera sarà aggiunto, al contempo, un controvalore editoriale di circa € 7.500,00 rappresentato da una forte azione di sostegno redazionale e professionale alle loro attività artistiche attraverso articoli e pubblicazioni sulla rivista d’arte bimestrale International Urbis et Artis, sul suo allegato La Vetrina dell’Arte, sull’ Agenda Artistica e sull’Albo degli artisti d’Italia; tutte pubblicazioni di evidente spessore culturale ed estetico editate da anni da Urbis et Artis. Il Comitato Scientifico della Urbis et Artis, attribuendo il Premio all’artista prescelto nella propria specialità, lascia simbolicamente ad una Dea alata dell’Arte, così identificata dal suo creatore, il gesto solenne di riconoscergli pubblicamente il valore che merita.
l concetto che URBIS et Artis vuole trasmettere è che l’Arte stessa premia i suoi protagonisti. Il Premio Internazionale Urbis et Artis ha incrementato la sua fama nel tempo perché è assegnato ogni anno anche a professionisti cosiddetti benemeriti distintisi nel campo della cultura, dell’arte e dell’attenzione sociale. Tra loro spiccano eminenti personaggi che hanno aggiunto valore a valore alla Urbis et Artis, che è nata e resta Associazione culturale no profit, che ha compreso, tra tanti, Salvatore Accardo, Madre Teresa di Calcutta, Gabriella Ferri, Carla Mazzoni, Ennio Calabria, Valan, Alberto Moioli, Amintore Fanfani, Giulio Rapetti Mogol, Franco Costa, Claudio Strinati, Gianni Berengo Gardin, Francesca Zuccari, Giammarco Puntelli, Giulia Cricelli Caracciolo, Marzio Dall’Acqua, Philippe D’Averio, Raffaella Ferrari ecc…. . Quest’anno farà gli onori di casa il Maestro Francesco zero autore della scultura in bronzo che rappresenta il Premio già entrato a buon diritto nella Storia dell’Arte Contemporanea e alla cui competenza e limpidezza intellettuale sempre più mercanti d’arte e operatori ricorrono. Urbis et Artis, offre la sua ultratrentennale esperienza spesa ad assistere, coadiuvare, promuovere artisti emergenti o di acclarata fama, contribuendo sempre in modo corretto ad affermarne e accrescerne nel tempo valore e quotazioni. In questo è brillantemente coadiuvata sia dalla Associazione Romana della Rosa, di cui è Presidente la critica letteraria Prof.ssa Rosa Simonelli Macchi, che si occupa specificatamente di letteratura e poesia, sia dalla Associazione A Regola d’arte specializzata in Eventi, avvenimenti, spettacoli e ricorrenze.
Contesto – Location
COMPLESSO MONUMENTALE della PONTIFICIA FACOLTA TEOLOGICA SAN BONAVENTURA SERAPHICUM nata da una bolla papale alla fine del ‘600, accogliente come pochi siti istituzionali con i suoi 800 mq di estensione indivisa, è da sempre oasi ideale d’incontri internazionali, di importanti eventi medico-accademici e di manifestazioni culturali che culminano con le più qualificate Mostre d’arte capaci di consegnare ed assicurare agli artisti che vi espongono il prestigio più carismatico.
L’Offerta Comprende:
Allestimento; inviti; Banner esterno di presentazione; Totem all’ingresso; Benvenuto della Presidente; Cavaliere del lavoro, Anna Salvati e della Prof.ssa Rosa Simonelli Macchi; Vernissage con presentazione della critica d’arte e gallerista dott.ssa Carla Mazzoni; del critico d’arte e direttore artistico di U&A dott. Francesco Giulio Farachi; Comunicato e Conferenza Stampa della dott.ssa Erika Eramo direttore responsabile della rivista U&A: il tutto alla presenza, oltre che dell’Agenzia ADN Kronos, di altre testate giornalistiche nella Sala Sisto V; ricevimento con buffet e/o Vin d'honneur di apertura Mostra; presenza full time di personale addetto alla Mostra; guardiania diurna e notturna; presenza continua di almeno uno dei curatori; ricezione e apertura al pubblico dalle h 10,00 alle 19,00 senza interruzione tutti i giorni domenica inclusa. Inoltre tutti i partecipanti delle due (2) tornate, sono pubblicati nel numero successivo della rivista di Urbis et Artis e ricevono presenza e menzione nel catalogo generale di tutti i partecipanti, entro la conclusione dell’Edizione del Premio.