Messina – Giovedì 23 giugno ore 18,00 nell' Aula Magna Università di Messina, il prof. Girolamo Cotroneo presenta "Pagine messinesi – alla ricerca dell’identità perduta", il libro di Giuseppe Loteta. All''incontro moderato dal giornalista Vincenzo Bonaventura sarà presente l'autore.
"Senza memoria del passato non si ha consapevolezza del presente e si rischia di ipotecare il futuro. Ciò vale per le persone e per le comunità. Vale per Messina e per chi conosce poco la propria storia o ritiene che non valga la pena curarsi di avvenimenti e personaggi lontani nel tempo. Ma quei fatti e quelle persone fanno parte di noi. Senza di loro saremmo come chi per un trauma perde la memoria e non riconosce più cose e volti che lo circondano. Ecco perché sapere cosa furono gli anni del dopoguerra a Messina o chi era "l'onorevole Blandino", ricordare fasti e decadenza del Gabinetto di Lettura o le serate all'Irreramare, leggere di fatti importanti o marginali avvenuti nella nostra città, può aiutare a riconoscerci."
Giuseppe Loteta – Biografia:
Messinese di nascita e romano d’adozione, Giuseppe Loteta vive dal 1959 nella capitale, svolgendo la professione di giornalista. Laureato in giurisprudenza, è stato caposervizio interni e inviato del settimanale «L’Astrolabio», fondato da Ernesto Rossi e diretto da Ferruccio Parri, condirettore di «Aut», vicedirettore del «Diario di Venezia». Tra i diversi quotidiani e periodici con cui ha collaborato, la sua firma è comparsa anche su «Il Messaggero», testata per la quale, fino al 1994, ha svolto l’attività di inviato e commentatore politico. La cronaca e l’esercizio della memoria, l’impegno giornalistico e il vagheggiamento dei luoghi d’origine costituiscono il doppio binario della vocazione alla scrittura di Loteta, che, nel 2008, esordisce come romanziere con Messina 1908, pubblicato da Pungitopo, cui segue, tre anni dopo, con la stessa casa editrice, Romanzo messinese. A completare la sua produzione, Cuore da battaglia – Pacciardi racconta a Loteta, libro-intervista con lo storico leader repubblicano (Nuove edizione del Gallo, 1990), e «Fratello, mio valoroso compagno…». Dall’Italia alla Spagna, la vita avventurosa di Fernando De Rosa, socialista libertario, (Marsilio, 1998). Nel 2013 esce la raccolta poetica Nuvole e pietre (Pungitopo), che comprende versi scritti lungo un cinquantennio e ispirati ai molteplici fili della memoria, dai luoghi messinesi amati ai temi storici e civili evocati da fatti di cronaca vicini e lontani nel tempo. L’anno successivo, all’insegna degli incontri con i personaggi che hanno segnato l’orizzonte della storia italiana contemporanea, viene pubblicato, sempre dalla Pungitopo, Istantanee tra cronaca e storia, in cui sono presenti figure che vanno da Pertini a Berlinguer, da Andreotti a Napolitano, da Giovanni Falcone a Danilo Dolci.
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