Immagine: Hess: Arcobaleno sullo Stretto
di Redazione
Una mostra dedicata ad un artista di respiro europeo che amò l'Italia e ritrasse uomini e paesaggi con grande passione, tanto da essere considerato l'ispiratore di un altro grande artista, Guttuso. Sotto il titolo “Louis Christian Hess e l’Italia – Alla ricerca del paradiso”,la rassegna si svolgerà dal 9 al 31 luglio nel Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, in piazza San Martino. La mostra raccoglie oltre 40 opere dell'artista che nato a Bolzano nel 1895, ha studiato e fatto le prime esperienze artistiche a Brunico e a Innsbruck e ha vissuto in Italia nel periodo a cavallo fra le due guerre.
"Hess ha viaggiato in Toscana e vissuto in Sicilia – commenta Oriano Landucci presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca – è stato pittore a tutto campo: ritratti, nature morte, paesaggi, persone. La sua produzione è espressione delle più importanti correnti dell’arte figurativa che hanno caratterizzato sia il nord sia il sud d’Europa -aggiunge Landucci- l’espressionismo tedesco, il cubismo, i valori plastici italiani. E' considerato un artista di frontiera, a cavallo tra culture diverse e Leonardo Sciascia lo ha descritto come un pittore che ha respirato la cultura europea del suo tempo".
"Quando ho visto per la prima volta i quadri di Hess – racconta Alberto Del Carlo pastpresident della Fondazione – ne fui subito affascinato: i soggetti, i tratti del disegno, i colori di quei dipinti, gli odori ed i sapori, che da essi paiono diffondersi nell’aria, sono una fantastica rappresentazione a tutto campo – paesaggi, nature morte, ritratti – della Sicilia, Guttuso ne trasse ispirazione, del Sud, dell’Italia. L’artista ne coglie le bellezze, ne è ammaliato e ci ammalia; al contempo manifesta e suscita sentimenti di melanconia".
Nato nel 1895 a Bolzano, Hess studia e fa le prime esperienze artistiche a Brunico e a Innsbruck. Nel 1917 partecipa alla prima Guerra Mondiale. Dal 1919 al 1924 è all’Akademie di Monaco, nel 1925 visita Firenze e la Toscana, poi raggiunge per la prima volta la Sicilia: lo entusiasmano la luce, i colori e il paesaggio mediterraneo che ispireranno le sue opere future. Dal '29 Hess anima a Monaco di Baviera il Gruppo Juryfreie (dei "senza giuria") che propugna la libertà dell’Arte. Nel 1931 le Camicie brune usano le maniere forti: Christian e altri tre pittori vengono pestati e le opere finiscono bruciate. Nel 1933 lascia Monaco e fugge a Messina. Da Zurigo lo raggiunge Cecile e lo induce a sposarla e a trasferirsi in Svizzera. Ritornano in Sicilia ma Cecile non sa adattarsi, chiede il divorzio e torna a Zurigo. Hess cade in depressione e tenta due volte il suicidio. Nel 1938 lascia Messina e i dipinti del periodo siciliano alla sorella Emma e va in Svizzera e in Baviera. Muore a Schwaz nel 1944, prima dei 49 anni, sotto un bombardamento. La sorella Emma, che aveva messo in salvo i dipinti si è impegnata per far rivivere l’arte del fratello.