Roma – Sarà presentata martedì, 22 novembre alle 16,30, a Roma, presso l’Aula Paolo VI dell’Università Lateranense, in piazza San Giovanni, “CAPESTRANO nella Valle Tritana”, la monumentale opera edita da One Group Edizioni. Dopo un omaggio musicale intervengono Antonio D’Alfonso, sindaco di Capestrano, Marco Fanfani, presidente della Fondazione Carispaq, Giuseppe Chiarizia e Luca Iagnemma, curatori del volume, Francesca Pompa, presidente One Group. Seguono le comunicazioni di tre insigni studiosi, tra gli autori dell’opera: Pierluigi Properzi, architetto, Mons. Orlando Antonini, Nunzio apostolico, e Walter Capezzali, Presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria. Presenta e coordina la giornalista Angela Ciano.
La grande opera su Capestrano, pubblicata nel dicembre 2015, è costata qualche anno di lavoro a One Group Edizioni nel coordinamento editoriale di 15 prestigiosi autori che, con i loro contributi su varie discipline – storia, archeologia, arte, architettura, economia, habitat e ambiente, urbanistica e paesaggio, spiritualità – hanno consentito di realizzare un'imponente volume (516 pagine) di grande valore culturale, un significativo cespite di promozione del territorio.
“CAPESTRANO nella Valle Tritana” è infatti un’opera corale alla quale hanno contribuito studiosi di grande prestigio – Orlando Antonini, Stefano Boero, Stefano Calonaci, Walter Capezzali, Giuseppe Chiarizia, Maurizio D’Antonio, Vincenzo D’Ercole, Marialuce Latini, Silvia Mantini, Pierluigi Properzi e Donato Di Ludovico, Carlo Serri, Fernando Tammaro, Elpidio Valeri, Marta Vittorini – che con i loro saggi hanno approfondito i vari aspetti del territorio di questo suggestivo angolo d’Abruzzo. Il volume reca in apertura le presentazioni di Fabio Pignatelli, Presidente dell’Istituto Italiano dei Castelli, Lucia Arbace, Direttore del Polo Museale dell’Abruzzo, Alessandra Vittorini, Soprintendente unica Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e cratere, Giuseppe Chiarizia e Luca Iagnemma, curatori del volume.
Di grande formato, realizzato con il sostegno della Fondazione Carispaq, il volume si presenta molto curato nella veste grafica, con copertina cartonata e impreziosito all’interno da un corredo di circa 800 immagini a colori, tra fotografie e tavole tecniche. Un’opera di notevole portata, dunque. Grande è infatti il valore di questa terra di santi e guerrieri, dove la natura sembra aver mitigato la presenza dei monti per dare all’uomo la possibilità di vivere in pienezza la sua generosità e di restituirla in opere che ancora oggi ne narrano la storia secolare.
“La Fondazione Carispaq ha voluto sostenere la realizzazione di questo volume – dichiara nel suo saluto il presidente Marco Fanfani – per le finalità di valorizzazione e promozione del territorio che il progetto propone. Finalità che rientrano pienamente tra i nostri scopi, tra i quali c’è anche quello di contribuire allo sviluppo sostenibile e solidale del territorio e della comunità della Provincia dell’Aquila in ambiti di utilità sociale, con particolare attenzione ai problemi dell’economia montana e delle aree interne. Capestrano e la Valle Tritana sono un binomio inscindibile perché alimentato da storia, tradizione, arte, ambiente, ma soprattutto bellezza. Una bellezza che si trova ovunque volgendo lo sguardo in questo angolo d’Abruzzo per secoli luogo ideale di pace, riposo e laboriosità. Questo importante lavoro potrà servire, quindi, far conoscere tutte le caratteristiche e particolarità di un territorio unico”.
Ben quindici autori, tra i più autorevoli nei diversi campi di competenza, hanno unito sapere, impegno ed entusiasmo per creare un volume “custode” della memoria di un passato che, a ben guardarlo, sa già di futuro. Emerge da ogni pagina quella bellezza e quella ricchezza che può trasformarsi in un volano di sviluppo per l’Abruzzo e il Paese intero. Se non ora, quando? Sembra essere l’invito che questo volume rivolge all’intera comunità per risvegliare il senso di appartenenza e di autopropulsione alla crescita attraverso la valorizzazione del proprio territorio. Un patrimonio inestimabile di valori culturali, ambientali e di tradizioni, il solo non delocalizzabile e capace di generare benessere diffuso, soprattutto per le nuove generazioni.