Roma – L’Italia ha una serie di attrattive storiche, culturali, enogastronomiche, ambientali ed antropologiche su cui fare leva, purtroppo negli ultimi tempi il cuore della nostra penisola ha subito degli eventi che hanno distrutto buona parte del predetto patrimonio ma non il desiderio di ripartire.
Ci sono state tante iniziative sia pubbliche che private per aiutare le zone colpite dal sisma ma a volte alcuni comportamenti lasciano basiti.
Una guida turistica delle Marche non lavorava dal 24 agosto, come molti del resto, riceve con molta gioia una prenotazione per un servizio guida per il 30 dicembre che gli viene cancellata a causa dell’impossibilità di visitare le chiese che sono ancora inagibili. Si potrebbero visitare i musei che sono anche più sicuri ma sembrerebbe non interessare.
Perchè tale comportamento? Forse perché ci sarebbe da pagare un ingresso di un paio di euro?
“E’ un atteggiamento vergognoso la cancellazione di una prenotazione che in questo caso potrebbe far apprezzare ancora di più le attrattive di un territorio martoriato oltre che a contribuire al rilancio economico. Dove è finita la solidarietà di cui spesso ci facciamo fregio? E’ vero che c’è stato il terremoto ed ancora molte chiese non sono agibili ma ci sono tanti siti di Marche, Umbria e Lazio che si potrebbero apprezzare anche grazie ai tanti operatori che portano il loro territorio nel sangue. Non possiamo far fermare il motore imprenditoriale e professionale della nostra nazione!” – commenta la responsabile di Confedercontribuenti Turismo che invita a dare le proprie adesioni per fare da portavoce e tramite al fine di proporre le idee ed le iniziative per il rilancio dell’economia di tutta la nazione (turismo@confedercontribuenti.it).