Convegno
SISTEMA MUSEI. SPAZIO, CONSERVAZIONE E PREVENZIONE
Ferrara, Salone dell’Economia, della Conservazione, delle Tecnologie e della Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali, XXIV edizione
Sala Castello, I piano, atrio, 24 marzo 2017, 14.00-18.30
A cura di Antonio Paolucci e Letizia Caselli
Il convegno intende presentare e proporre in modo assolutamente interdisciplinare e integrato il rapporto tra spazio, conservazione e prevenzione attraverso alcuni dei più prestigiosi musei esistenti, insieme ad un innovativo studio scientifico relativo al monitoraggio ambientale dei beni culturali, pratica primaria per l’analisi e il controllo delle cause di degrado dei materiali e dei manufatti.
Il percorso inizia con i Musei Vaticani un sistema di musei paragonabile per dimensioni e numero di visitatori ai più grandi musei del mondo.
L’esigenza di conservare al meglio tale immenso, variegato patrimonio, e di affrontare i problemi della pressione antropica ha portato alla sperimentazione prima (dal 2009) e all’adozione poi di un nuovo modello di conservazione globale integrata, che affianca alla tradizionale attività di restauro l’esecuzione di piani di manutenzione ordinaria programmata delle collezioni, degli allestimenti e degli impianti.
Oggi i musei del Papa possono contare su uno staff che vigila sul patrimonio esposto o conservato in più di 40 depositi e che cura il sistematico monitoraggio ambientale e climatologico delle sale che ospitano le collezioni, delle cappelle, degli appartamenti rinascimentali, delle gallerie. Accanto ai casi per così dire “eccezionali”, come la recente revisione degli impianti di climatizzazione e di illuminazione della Cappella Sistina.
Il discorso prosegue col Museo dell’Opera del Duomo di Firenze dopo il necessario massiccio intervento del 2012-2015, ed evidenzia le soluzioni adottate dalla Fabbriceria del duomo fiorentino allo scopo di creare un percorso museale affascinante, comunicativo e fedele al senso degli oltre 750 capolavori custoditi tra statue, rilievi in marmo, bronzo e argento visibili su 6000 metri quadrati di esposizione. Preziose e rare testimonianze di Medioevo e Rinascimento nel fulgore delle grandi opere di Donatello, Michelangelo, Raffaello.
Il Museo del Duomo di Milano rappresenta un caso del tutto particolare nell’ambito dei compiti istituzionali della Fabbrica del Duomo, l’istituzione di cui fa parte e che in 600 anni ha edificato la cattedrale ed è tutt’ora in piena attività con i suoi tre cantieri (cave, marmisti e duomo), decine di operai, cavatori, ornatisti e scultori, passando dalle attività legate alla progettazione e alla costruzione a quelle della conservazione e del restauro. Istituzione che ha sempre determinato le caratteristiche, il ruolo e la missione del museo stesso sino all’ultima radicale ristrutturazione conclusasi nel 2013, che propone una nuova concezione allestitiva in dialogo complesso, non sempre facile, ma ricco di fascino tra le sculture musealizzate e la loro originaria collocazione spaziale tra le aeree guglie gotiche del duomo.
Infine lo studio di caratterizzazione microclimatica e ambientale del Camposanto di Pisa, commissionato dall’Opera della Primaziale all’Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima – CNR di Bologna, ha messo esso in evidenza nel 2011 la necessità di dotarsi di un sistema di difesa dalla formazione di condensa della umidità atmosferica e dalla deposizione delle polveri fini sulla superficie degli affreschi tre-quattrocenteschi restaurati ed in corso di ricollocazione.
La soluzione adottata è basata sul retro riscaldamento degli affreschi allo scopo di mantenere la superficie pittorica a valori di temperatura leggermente superiori alla temperatura di condensa. Attraverso una rete di sensori costantemente attiva, un modello di now-casting fornisce automaticamente i segnali di consenso all’attivazione del riscaldamento, impedendo l’inizio dei processi di condensa e di deposizione delle polveri.
Programma
14.00- 15.30
Apertura lavori
Introduzione Antonio Paolucci e Letizia Caselli
Interventi
Coordina Letizia Caselli, responsabile scientifico del progetto internazionale “La città dei musei. Le città della ricerca”
Timothy Verdon, direttore del Museo dell’Opera di Firenze
Il nuovo progetto museologico del Museo dell’Opera di Firenze
Discussione
15.30- 17.30
Francesco Canali, direttore dei Cantieri della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano
Il museo della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
Il difficile rapporto tra missione conservativa e nuovo allestimento
Antonio Paolucci, direttore uscente dei Musei Vaticani
Vittoria Cimino, responsabile Ufficio del Conservatore dei Musei Vaticani
Un modello di conservazione globale integrata. L’esperienza dei Musei Vaticani
Paolo Mandrioli, ricercatore senior e Paola De Nuntiis, ricercatrice, Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima – CNR, Bologna
Il monitoraggio ambientale del patrimonio culturale. Gli affreschi del Camposanto pisano
17.30-18.30
Discussione, proposte e conclusioni aperte, coordina Giorgio Bonsanti
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