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Bologna – E’ con grande entusiasmo che il comitato organizzativo di do ut do, contenitore di iniziative e di raccolta fondi biennale, promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli, annuncia il finissage della sua terza edizione con due eventi nelle sale del MAMbo Museo d'Arte Moderna di Bologna il 20 aprile alle ore 18:30:
1. Presentazione del bellissimo catalogo do ut do 2016
2. Pubblicazione di tutte le opere della collezione do ut do, raccolte nelle sue tre edizioni 2012, 2014, e 2016, nel portale Google Arts&Culture
Dopo il saluto di benvenuto di Roberto Grandi, Presidente dell’Istituzione Musei Bologna, interverranno Alessandro Mendini, Sebastiano Maffettone, Vera Negri Zamagni, Cristiana Perrella e Domenico de Masi.
L’evento vedrà inoltre la partecipazione, con brevi interventi, di coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, Artisti, Architetti, Designer, Produttori, sostenitori oltre a molti componenti del comitato scientifico*.
Alessandro Mendini, autore della Casa do ut do – progetto simbolo di questa terza edizione – firmerà poi il catalogo che sarà disponibile a fronte di una donazione alla Fondazione Hospice Seràgnoli.
1.
Curato nei minimi dettagli, il catalogo do ut do 2017 si presenta con un design del packaging ricercato e innovativo e una grande qualità produttiva, frutto della preziosa collaborazione di cinque realtà professionali: la stampa e il coordinamento generale delle Grafiche dell’Artiere, con la collaborazione di Renografica che ha fornito la carta, la Legatoria Carfi che ha realizzato la rilegatura, Industrialbox che ha prodotto il prezioso cofanetto e Corraini Edizioni che si occuperà della distribuzione.
La prima parte del volume, dopo i contributi editoriali di alcuni tra i maggiori sostenitori di do ut do, presenta il tema dell’edizione 2016 con la Casa do ut do di Alessandro Mendini, le cui stanze sono state progettate da tredici celebri architetti e designer: Alberto Biagetti, Mario Cucinella, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind, Angelo Naj Oleari, Terri Pecora, Renzo Piano, Claudio Silvestrin, Nanda Vigo.: Alberto Biagetti, Mario Cucinella, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind, Angelo Naj Oleari, Terri Pecora, Renzo Piano, Claudio Silvestrin, Nanda Vigo. Ogni stanza è dedicata a un VALORE che i vari architetti hanno scelto tra quelli che compongono la qualità dell’abitare e formano il senso più profondo di una casa, così come di una comunità, di una città, di un paese:
I valori sono: vitalità, empatia, sogno, civiltà, gioco, attesa, inclusione, natura, complicità, luce, amore, incontro, il coraggio (delle donne) – vedi mappa.
Nella seconda parte, è presentata la meravigliosa collezione delle opere donate dagli artisti, stilisti, architetti e designer che hanno aderito a questa edizione, contribuendo alla realizzazione di uno splendido catalogo d’arte contemporanea da sfogliare:
Bertozzi & Casoni, Alberto Biagetti, Irma Blank, Michel Boucquillon e Donia Maaoui, Fernando e Humberto Campana, Sandro Chia, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Fabrizio Cotognini, Mario Cucinella, Barbara Cuniberti, Cuoghi Corsello, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Flavio Favelli, Jacopo Foggini, Duilio Forte, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Massimo Iosa Ghini, Marcello Jori, Yumi Karasumaru, Massimo Kaufmann, Francis Kèrè, Kings – Daniele Innamorato e Federica Perazzoli, Steve Leung, Ugo Marano, Antonio Marras, Emiliana Martinelli, Roberto Sebastian Antonio Matta, Andrew Moore, Bruno Munari, Giovanni Ozzola, Francesco Patriarca, Terri Pecora, Simone Pellegrini, Marco Piva, Paola Pivi, Fabrizio Plessi, Davide e Maurizio Riva, Claudio Silvestrin, Sissi, Francesco Vezzoli, Nanda Vigo, Velasco Vitali, Danijel Zezelj, Tobias Zielony.
Do ut do 2016, è stato dedicato al design, all’arte e all’architettura, celebrati anche nel segno delle nuove tecnologie del virtuale, come dimostra il progetto della ricostruzione tridimensionale della Casa do ut do, grazie alla collaborazione con Vitruvio Virtual Museum, che ha trasformato il progetto di Mendini in una casa navigabile attraverso tecnologie 3D fruibili con computer, tablet e smartphone, oltre che in modalità immersiva con i visori 3D.
La visita alla casa è accompagnata da un brano inedito realizzato da Gaetano Curreri e Saverio Grandi.
2.
Il secondo appuntamento della serata al MAMbo è dedicato alla presentazione dello spazio che il portale Google Arts&Culture dedica a do ut do per presentare la sua collezione di opere di arte contemporanea, raccolte nelle tre edizioni 2012, 2014 e 2016. do ut do è stato infatti selezionato come unico contenitore di opere d’arte senza sede fisica inserito nel portale Google Arts & Culture creato dalla sezione non profit di Google dedicata alla cultura (Google Cultural Institute) per consentire a tutti, gratuitamente, di ammirare le più importanti collezioni d’arte di tutto il mondo.
Il portale sarà presentato nel corso della conferenza del 20 aprile al MAMbo e sarà raggiungibile, dal 20 maggio, da browser dalla home page del portale Google Arts&Culture o dal sito ww.doutdo.it/google e da app per iPhone, iPad e Android.
La terza edizione
Do ut do 2016 è stata un’incredibile edizione, che ha avuto l’onore di avere come padrino il Premio Nobel Dario Fo e, come negli anni passati, di avvalersi della collaborazione di artisti e designer i quali hanno donato una loro opera al progetto, spesso realizzata ad hoc da produttori che rappresentano il meglio dell’eccellenza italiana.
L‘edizione 2016 è stata annunciata in gennaio ad ArteFiera Bologna e in seguito ufficialmente presentata all’Università Statale di Milano (Aprile) e alla Peggy Guggenheim Collection a Venezia (Maggio). Nel corso dell’anno sono state realizzati incontri e installazioni al MADRE di Napoli (Luglio), alla REGGIA di Caserta (Luglio e Agosto), al MAXXI di Roma (Settembre), al MAMbo di Bologna (Ottobre), al MART di Rovereto (Novembre), al Circolo Lettori di Torino (Dicembre). L’esposizione finale di tutte le opere è stata allestita nella Pinacoteca Nazionale di Bologna (Ottobre e Novembre).
Sono state inoltre organizzate due serate di Live Art Performance con interventi di Danijel Zezelj (pittura) e Eddie Danielli (musica) nei caveaux di Art Defender di Bologna e in Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Nel corso dell’ultimo appuntamento, durante una serata charity svoltosi al MAST di Bologna (a metà Dicembre), sono state assegnate le opere, con “estrazione a sorte”, a chi ha dato un contributo per sostenere le attività della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus.
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COMITATO SCIENTIFICO do ut do
Luca Beatrice
Laura Carlini Fanfogna
Matteo Caroli
Aldo Colella
Aldo Colonetti
Domenico De Masi
Gillo Dorfles
Mauro Felicori
Silvestro Greco
Margherita Guccione
Sebastiano Maffettone
Gianfranco Maraniello
Anna Mattirolo
Cristiana Perrella
Alessandro Rabottini
Philip Rylands
Silvana Spinacci
Andrea Viliani
COMITATO OPERATIVO di do ut do
Presidente del comitato: Alessandra D'Innocenzo Fini Zarri
Art direction e comunicazione: Maurizio Marinelli
Fund raising e coordinamento attività: Nicola Bedogni
Consulenza tecnologica: Nicola Martelli
Consulenza legale: Lavinia Savini
Social network e Ufficio stampa: Norma Waltmann
Nel pieno spirito solidale che caratterizza il progetto do ut do fin dal suo nascere tutte le collaborazioni dei soggetti coinvolti sono prestate a titolo totalmente gratuito.
In collaborazione con:
Accademia di Belle Arti di Bologna
Artefiera, Bologna
Circolo dei Lettori, Torino
Interni Open Borders Università di Milano
MADRE – Museo di Arte Contemporanea DonnaRegina, Napoli
MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna
MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, Bologna
MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma
Peggy Guggenheim Collection, Venezia
Pinacoteca Nazionale di Bologna
Reggia di CasertaDo ut do è un contenitore di iniziative di raccolta fondi a favore della Fondazione Hospice Seràgnoli, creato in occasione del decennale dell’apertura dell’Hospice di Bentivoglio (Bologna) e dedicato all’arte, alla musica, alla moda, al design, all’arte culinaria, con grandi eventi.