Roma, 18 aprile 2017 – "Abbiamo passato una vita a ridere con Gianni '' ha detto Renzo Arbore, tra i primi ad arrivare alla camera ardente di Gianni Boncompagni, scomparso il 17 aprile all'età di 84 anni, allestita nella storica sede di Radio Rai in via Asiago, dove Boncopagni iniziò la sua attività professionale. Ad organizzare la cerimonia di addio con le tre figlie del grande artista, hanno collaborato Arbore , gli amici e i colleghi più intimi.
La bara posta nella camera ardente era ricoperta da tulipani multicolore circondati da girasoli, ed alla base la copia 'Ritratto di giovane donna' del pittore fiammingo Rogier van der Weyden, dove il volto della donna è sostituito da quello di Boncompagni, come lui avrebbe voluto se avesse potuto decidere la scenografia del funerale, al quale in forma laica è stato vietato l'accesso alle telecamere. "Il sodalizio artistico va bene, sono contenta dei complimenti che gli hanno fatto, ma io ho potuto vivere con lui e godermi Gianni in casa sua con le sue tre figliole. Mi porterò dietro l'uomo. Gianni se n'è andato piano piano, ha avuto un coraggio da leone, è stato molto sereno. Abbiamo potuto ancora ridere e scherzare, abbracciarlo e dargli tanti bacini fino all'ultimo prima di lasciarlo andare". Così Raffaella Carrà tra le lacrime ha ricordato Boncompagni suo compagno per molti anni dedicandogli un immenso cuore di fiori rossi con al centro una sola grande R, a suggello dell'intenso rapporto sentimentale che li legò.
Alla camera ardente di Gianni Boncompagni sono arrivati anche Ambra Agiolini, che commossa non e' riuscita a rilasciare dichiarazioni e Nino Frassica che ha detto: "era un ragazzino, con la voglia sempre di scherzare, ciao Gianni". Laurito, amava sempre giocare, è stata una grandissima epoca "I ricordi sono tanti, molto divertenti, era un personaggio che amava sempre giocare, quella è stata una grandissima e meravigliosa epoca, ci siamo divertiti tanto, anche a stare tutti insieme a parlare". Sinibaldi, allestire qui la camera ardente è un segno di riconoscimento Il direttore di Radio Tre Marino Sinibaldi ha spiegato: "allestire qui la camera ardente è un segno di riconoscimento per quello che Boncompagni ha fatto per la radio, qualcosa di unico e inimitabile, ha usato la radio con libertà e leggerezza". Isabella Ferrari, un genio anticonformista "Gianni Boncompagni rappresenta un pezzo della mia vita, una storia d'amore romantica. E' stato un genio anticonformista che ho avuto il privilegio di incontrare, a 17 anni. A quell'età, se si incontra una personalità di tale portata, si può solo crescere dal punto di vista professionale".
Nato ad Arezzo il 13 maggio 1932, Gianni Boncompagni è stato tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano con Renzo Arbore, autore e conduttore di storici successi radiofonici come Bandiera gialla e Alto gradimento, e poi autore e regista di Pronto Raffaella?, Domenica In, Non è la Rai, Carramba. A dare l'annuncio all'Ansa sono state le figlie Claudia, Paola e Barbara: "Dopo una lunga vita fortunata, circondato dalla famiglia e dagli amici se n'è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile". Dopo aver rivoluzionato il linguaggio radiofonico negli anni '60 e '70 con Bandiera gialla e Alto gradimento, complice l'amico di sempre Arbore, nel 1977 Boncompagni debutta in tv con Discoring. Poi arriva Pronto, Raffaella? (1984), condotto da Raffaella Carrà, di cui è stato pigmalione e fidanzato decennale, di Pronto, chi gioca? (1985), condotto da Enrica Bonaccorti e poi realizza tre edizioni di Domenica in. Nel 1991 il passaggio a Mediaset, con Primadonna condotto da Eva Robin's e soprattutto Non è la Rai, programma con cui lancia Ambra Angiolini che diventa l'idolo dei teenager. Tornato alla Rai, nel 1996-97 firma due edizioni di Macao (la prima con Alba Parietti, poi esclusa), la cui seconda edizione chiude per bassi ascolti. Ugualmente sfortunata l'esperienza di Crociera. Nel 2002 il rilancio con il Chiambretti c'è di Piero Chiambretti, tra informazione e varietà poi tra il 2007 e il 2008 dirige e conduce Bombay su La7. Papà della tv leggera, intelligente e imprevedibile, Boncompagni firma hit musicali come 'Ragazzo triste' di Patty Pravo e 'Il mondo', successo mondiale lanciato nel 1965 da Jimmy Fontana, nonché tutte le hit di Raffaella Carrà, da 'Tuca tuca' a 'Tanti auguri' a 'A far l'amore comincia tu'.