Immagini: 1.John Bailey;2. John Bailey tiene il suo seminario, L'Aquila 1987;3.John Bailey all'inaugurazione dei Corsi dell'Accademia dell'Immagine, 1995; 4. da destra: Gabriele Lucci, John Bailey, Nestor Almendros, Giuseppe Rotunno, Luciano Tovoli e Vittorio Storaro.
L’AQUILA – Una vittoria a sorpresa quella di John Bailey, eletto alla Presidenza dell’Academy Awards, prestigiosa istituzione delle Arti e delle Scienze del Cinema che ogni anno organizza e presenta a Hollywood gli Oscar per i grandi protagonisti della settima arte. L’elezione è avvenuta all’inizio di agosto nella riunione mensile del Consiglio di amministrazione dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Bailey, 75 anni, direttore della fotografia, americano del Missouri (è nato a Moberly il 10 agosto 1942), succede a Cheryl Boone Isaacs che ha guidato l’Academy negli ultimi 4 anni. Dopo gli studi alla Loyola University di Chicago, John Bailey ha seguito a Los Angeles la scuola di cinema dell’University of Soutern California, esordendo nel campo della fotografia cinematografica all’inizio degli anni Settanta come assistente operatore alla macchina da presa con grandi maestri del settore, come Vilmos Zsigmond, Don Peterman e soprattutto Nestor Almendros, con il quale Bailey collabora nelle riprese del film I giorni del cielo (1978) di Terrence Malick, film che consegna l’Oscar al grande maestro della fotografia. Professionista ormai apprezzato, da quegli anni John Bailey lavora come autore della fotografia ad una lunga serie di film famosi, come Il grande freddo, Silverado, American Gigolo, Mishima per citarne alcuni, tratti dal suo curriculum davvero molto corposo. C’è tuttavia da osservare che quantunque Bailey sia un direttore della fotografia di significativo valore, non ha mai avuto una candidatura all’Oscar, anche se insignito di altri riconoscimenti.
Ciò che più preme sottolineare di questa straordinaria elezione, che porta Bailey ad assumere la carica più importante nel mondo dello spettacolo e lo impone come una delle personalità più influenti attualmente nel campo cinematografico, e non solo, è il fatto che John è un grande amico dell’Aquila. Nella città capoluogo d’Abruzzo è venuto infatti diverse volte, sin dai primi anni Ottanta, quando L’Aquila, con il suo centro storico, diventava set cinematografico all’aperto dove grandi maestri della fotografia e degli altri mestieri della settima arte sperimentavano nuove vie nel Festival "Una Città in Cinema". Un evento culturale che fece conoscere L’Aquila in tutto il mondo. John Bailey raccolse volentieri l’invito al Festival rivoltogli di Gabriele Lucci, fondatore ed anima dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica”, prestigiosa istituzione culturale che dal 1981 ha organizzato 10 edizioni del Festival, evento tributato da un successo strepitoso grazie alla sua formula originale che svelava il cinema dal di dentro, sul come quell’arte “si fa”. Centocinquantamila presenze, decine di incontri internazionali, realizzazione di cortometraggi, centinaia di artisti da tutto il mondo, tra i quali numerosi premi Oscar, professionisti e studenti di 26 nazioni hanno reso “Una Città in Cinema” un’eccezionale kermesse delle arti dell’immagine in movimento. John Bailey venne nel 1985, la prima volta, e tenne uno stage presso la monumentale Chiesa di San Domenico, trasformata appositamente in set cinematografico. S’innamorò subito dell’Aquila. E di quell’istituzione culturale guidata dal talento del suo amico Gabriele Lucci.
Tornò due anni dopo, nel 1987, quando la Lanterna Magica organizzò nel Castello cinquecentesco il workshop “I ritmi della Luce”, tenuto da Bailey per allievi provenienti da varie parti del mondo. Ancora fu presente in città nel 1995, per inaugurare l’avvio del Corso quinquennale di Studi dell’Accademia internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagine, nata da un’altra intuizione di Lucci. Una scuola di alta formazione che fino al 2011 ha diplomato con successo centinaia di giovani, diventati professionisti per il cinema, la televisione e per i vari settori dell’immagine. Nel 1988, invece, nella città capoluogo d’Abruzzo John Bailey ricevette la pergamena di nomina a Membro onorario dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila, consegnatagli dal sindaco Enzo Lombardi.
Su proposta di Lucci, infatti, il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Cinematografico aveva accolto all’unanimità la proposta di nomina a Socio onorario, come era già avvenuto, o sarebbe ancora avvenuto, per altri insigni artisti del Cinema e delle altre arti, che attualmente formano la compagine onoraria della Lanterna Magica. Oltre a John Bailey, infatti, altri grandi maestri del cinema sono attualmente Membri onorari dell’Istituto (Barry Rebo, Carol Littleton, Richard Marks, Jim Morris, Roberto Perpignani, Luciano Tovoli, Rupert L. Stow, Mario Garbuglia, Sondra Lee), o lo sono stati fino alla loro scomparsa, come Nestor Almendros, Lazlo Kovacs, Jean Rouch, Vilmos Zsigmond.
Dunque, con buona ragione e viva soddisfazione L’Aquila può accogliere l’elezione di John Bailey alla presidenza dell’Academy Awards. Insieme alle grandi figure del cinema italiano e mondiale – Vittorio Storaro, Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo, Ennio Morricone, Manoel de Oliveira, Jim Morris, Ettore Scola, Giuliano Montaldo, Nanni Moretti, Marco Bellocchio, Francesco Rosi, Ferzan Ozpetek, Gianni Amelio, Gabriele Muccino, Robert Benton, Liliana Cavani, Marco Tullio Giordana, Sergio Castellitto, Michele Placido, Luciano Tovoli – John Bailey ha contribuito a scrivere la storia delle prestigiose istituzioni cinematografiche dell’Aquila.
Ne fa fede la dichiarazione rilasciata da Gabriele Lucci sull’elezione di Bailey a Presidente dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences: “Mi ha fatto particolarmente piacere l'elezione a Presidente del mio vecchio amico John Bailey, che proposi già nel 1988 a membro onorario della Lanterna Magica. E’ anche un riconoscimento alla visione strategica di questo Ente, che si aggiunge alla gratificazione per la stima da lui sempre dichiarata nei confronti dell'Istituto Cinematografico per l'attività culturale e l’eccellente qualità degli eventi svolti nel corso degli anni. Ricordo, peraltro, che in un’intervista rilasciata ad una giornalista del più importante magazine dello spettacolo, VARIETY, che gli chiedeva cosa pensasse del nostro Festival, Bailey dichiarò: È incredibile quello che sono riusciti a fare…l'organizzazione è ottima! Ne fummo tutti gratificati e con noi, ritengo, la città e l’Abruzzo intero”.
Non bisogna smarrire la memoria su cosa abbia significato per L’Aquila e l’Abruzzo “Una Città in Cinema” e l’intensa attività culturale seguita a quegli anni nel campo della settima arte. Dopo il terremoto del 2009, con la sede operativa nel Parco di Collemaggio massacrata dal sisma, l’Istituto Cinematografico ha necessariamente dovuto rimodulare le attività e le missioni dell’ente, investendo sull’ingente patrimonio archivistico, sulla prestigiosa Cineteca tra le migliori d’Italia, sul Museo dei Mestieri e delle Arti e del Cinema, che custodisce preziosi fondi, sul restauro del patrimonio filmico. A queste missioni si aggiunge l’intensa attività di promozione della cultura cinematografica nelle scuole e sul territorio abruzzese, la realizzazione di importanti rassegne a tema, incontri con artisti del settore, l’attivazione di progetti di protezione e valorizzazione del patrimonio cinematografico, che vanno sempre più collocando l’Istituto Cinematografico dell’Aquila (www.istitutocinematografico.org), Ente morale, tra le migliori realtà in Italia nel campo della conservazione archivistica e della tutela del patrimonio filmico.