Roma, 8 dicembre – La sedicesima edizione della Fiera libraria apre le porte in una nuova sede spostandosi dalla storica location del Palazzo dei Congressi al Roma Convention Center, La Nuvola, progettato dall’archistar Massimiliano Fucsas.
Più libri più liberiè l’unica fiera al mondo dedicata esclusivamente all’editoria indipendente. Oltre quattrocento editori provenienti da tutta Italiaconvergono in questa manifestazione per presentare al pubblico le proprie novità e, da quest’anno, la manifestazione ha raggiunto un respiro più internazionale con la presenza di editori provenienti da Paesi stranieri- molto interessanti,non solo sul piano letterario, le proposte della Turchia- e il programma delle proposte culturali è davvero straordinario.
In cinque giorni sono circa seicento gli eventi previsti tra incontri con gli autori, reading e performance musicali, caffè letterari, dibattiti sui temi dell’editoria e zone limitrofe alla presenza deiprincipali protagonisti della cultura, dell’attualità, della politica e del giornalismo.
“Leggere ha a che fare con la libertà e con gli spiriti liberi. E con la speranza”. Queste, le parole delPresidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che hanno inauguratola manifestazione. E quest’anno il numero degli editori partecipanti è sensibilmente cresciuto, “segno del successo di una manifestazione che promuove con coraggio e fatica la cultura”.
Una conferma all’evidenza che l’editoria è la più grande industria culturale del Paese – nonostante gli ultimi anni di crisi che hanno segnato anche questo settore – e che i piccoli e medi editori rappresentano più del trenta per cento del settore librario. Significativo “il fatto che ci troviamo nella Nuvola – ha dichiarato il Presidente dell’AIE, organizzatrice della manifestazione – che in inglese si chiama ‘cloude’ ed è il simbolo dell’innovazione e della tecnologia. Questo oggi significa che il libro è capace di vivere al passo con i tempi”.
All’inaugurazione della fiera, l’Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazione, Lidia Ravera, così si è espressa: “Le persone che non leggono vanno aiutate come dei malati, perché il libro è uno strumento per vivere meglio. Quale luogo migliore di una Nuvola per festeggiare questa banda di sognatori che ancora credono nella letteratura e nella parola che dura e che circola? Sì, siamo dei sognatori. E questo è il nostro posto”.
E in questo posto è molto ampia l’attenzione dedicata ai ragazzi e ai bambini.Dall’incontrocon gli Scrittori del ‘900, con la presentazione dei libri Italo Calvino. Lo scoiattolo della penna di Giorgio Biferali, e Giuseppe Tomasi di Lampedusa: Il Gattopardo raccontato a mia figlia di Maria Antonietta Ferraloro, agli appuntamentiper i più giovani e per gli amanti del fantasy in cui si parlerà con Licia Troisi de Il fantasy e le sue eroine.
Innumerevoli sono le nuove copertine di graphicnovel, favole illustrate, fantasy horror – tutte meravigliose – che attraggono moltissimo anche gli adulti tra titoli dedicati a inquietanti storie nere dei fratelli Grimm piuttosto che ai casi dell’intramontabile Sherlock Holmes, tutte disegnate rigorosamente in nero.
Ed è grazie alla produzione per bambini e ragazzi che è cresciuta la percentuale del venduto (circa la metà dell’intero mercato dell’editoria indipendente, secondo i dati Nielsen) in questi primi dieci mesi dell’anno, insieme alle storie straniere: i due generi che gli italiani prediligono con un vero boom per la fiction straniera.
I piccoli e medi editori (cioè quei marchi editoriali indipendenti con un venduto a prezzo di copertina sotto i 16milioni di euro) continuano a crescere, per il terzo anno consecutivo, addirittura più del mercato generale di cui occupano il 49 per cento, confermando performance positive sia per fatturato (valore) sia per numero di copie (volume).
Ieri si è conclusa la tredicesima edizione del Fellowship Programorganizzato con il sostegno del progetto Aldus ( la rete europea delle Fiere del Libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa e coordinata da AIE) e realizzato anche grazie all’intervento di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e della RegioneLazio attraverso Lazio Innova. Il programma si prefiggedioffrire la più ampia panoramica sulla produzione dei piccoli e medi editori indipendenti italiani. L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di 22 operatori stranieri (20 aziende europee, una casa editrice turca e una indonesiana) e 45 italiani che si sono incontrati in più di 350 appuntamenti, numero che ha superato nettamente gli incontri della scorsa edizione. Fondamentale per la reciproca conoscenza, il Fellowship ha favorito i rapporti tra gli indipendenti stranieri e italiani che spesso, anche a distanza di tempo, producono la pubblicazione di libri.
Nella vasta costellazione delle professionalità laterali all’editoria,all’interno di questa edizione del Fellowship Program,l’agenzia Maria Francesca Gagliardi Media Scouting ha introdotto per prima in Italia la figura dell’intermediario tra il mondo dei libri e l’industria cinematografica e televisiva. La figura ha il compito di ‘scandagliare nel mondo dei libri’ alla ricerca di storie che possano interessare i produttori cinematografici per farne film o serie televisive. Il Program è quindi anche questo: un’occasione importante per favorire incontri tra piccoli editori indipendentie il mondo del cinema.
Nella giornata di oggi, 8 dicembre, grandissima è l’affluenza di pubblico. La fiera ha avuto tra i suoi più importanti eventi l’incontro con Asli Erdogan(autrice, tra gli altri, dei romanzi ‘Il mandarino meraviglioso’ e ‘Neppure il silenzio è più tuo’), La scrittrice, simbolo dell’opposizione al regime turco ha raccontato la sua esperienza di dissidente dichiarando quanto sia drammatico il momento che la letteratura sta vivendo ora. Gli scrittori e i giornalisti in prigione finora sono 170 ed ha aggiunto: “Il mio Paese ha una lunga storia di repressione della libertà d’espressione. Negli anni Novanta ci eravamo illusi che questo potesse cambiare, ma negli ultimi tempi tutto è tornato come prima. È come se gli scrittori, gli artisti e gli intellettuali mettessero uno specchio davanti al potere. Per questo la Repubblica turca li odia: perché si rifiuta di guardarsi in quello specchio. Ma io non mi arrendo, voglio continuare a raccontare la realtà”.
Racconta poi, Asli Erdogan, la sua storia di carcere: “Andare in prigione è come andare in guerra. È un’esperienza che ti cambia per sempre, diventi più forte e più debole allo stesso tempo. C’è una frase, attribuita a Nietzsche:‘quello che non ti uccide ti rende più forte’. Non sono d’accordo. Quando subisci un trauma, qualcosa in te muore e qualcosa sopravvive. È come se ti spaccassi a metà: da una parte c’è un sopravvissuto, dall’altra una vittima. E spesso le due parti non riescono a parlarsi. Io sono ancora sotto processo e rischio l’ergastolo per quello che ho scritto. Devo convivere con l’ansia e la paura ogni giorno”.
Grandissime dunque le aspettativein questa edizione di #plplfra quanti operano nel complesso settore editoriale, e l’affluenza consistente di pubblico sembra non deluderle: nel secondo giorno della fiera si sono registrate circa 7 mila presenze e oggi ne sono previste anche di più.
E altri tre giorni di manifestazione – durante questo lungo fine settimana – confermeranno di certo la tendenza.