Il 20 aprile apre la stagione 2018 di Palazzo Cini a Venezia

fino al 19 novembre sarà possibile visitare la meravigliosa collezione di dipinti toscani e ferraresi, con opere di maestri quali, Botticelli, Filippo Lippi, Luca Signorelli, Piero di Cosimo e Dosso Dossi

Immagine in copertina: Palazzo Cini, foto di Matteo De Fina

Dal 20 aprile 2018
Palazzo Cini. La Galleria | Dorsoduro 864, Venezia
www.palazzocini.it | palazzocini@cini.it | T. 041/2710217
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Orario di apertura: Tutti i giorni ore 11-19 (ultimo ingresso 18.15). Chiuso il martedì.

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Al via la stagione 2018 di Palazzo Cini, la Galleria. Dal 20 aprile fino al 19 novembre sarà possibile visitare questo “luogo straordinario, nascosto in evidenza” – come lo definisce il direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte Luca Massimo Barbero – che ospita la meravigliosa collezione di dipinti toscani e ferraresi, con opere di maestri quali, BotticelliFilippo Lippi, Luca Signorelli, Piero di Cosimo e Dosso Dossi. La casa-museo, che oltre a dipinti e sculture conserva significativi esempi di arti applicate come la splendida raccolta di porcellane della manifattura veneziana Cozzi, si è ulteriormente arricchita grazie alle cinque tavolette raffiguranti i Beati Francescani del pittore Colantonio, concesse in prestito nel 2017 dagli eredi di Vittorio Cini in occasione del quarantennale della sua scomparsa.
 
Dal 20 aprile al 17 settembre 2018 verrà ospitata al secondo piano la mostra Architettura immaginata. Disegni dalle raccolte della Fondazione Giorgio Cini, un viaggio straordinario tra i molti modi di immaginare e disegnare l’architettura, attraverso l’esposizione dei fogli provenienti dalla raccolta Antonio Certani della Fondazione Giorgio Cini. La mostra, a cura di Luca Massimo Barbero 
e dell'Istituto di Storia dell'Arte unisce in maniera originale la bellezza del disegno alle catturanti architetture dell’inganno e sarà oggetto del ciclo primaverile delle Conversazioni d’arte.
 
La Galleria di Palazzo Cini è aperta grazie alla partnership con Assicurazioni Generali mossa dal convincimento che avvicinare le persone all’arte, alla musica, alla letteratura sia uno stimolo alla crescita per la collettività.

 
 
 

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