Immagine in copertina: Il preside Giuseppe Adernò al centro della delegazione dei Ragazzi Sindaci della provincia di Catania.
di Redazione
La delegazione dei Ragazzi Sindaci della provincia di Catania, guidata dal coordinatore preside Giuseppe Adernò in visita istituzionale a Roma, parteciperà lunedì 26 marzo nella Sala della Protomoteca, al Campidoglio all’inaugurazione della mostra dell’art. 7 della Costituzione.
L’evento fa parte del “viaggio della Costituzione” in 12 città d’Italia e i ragazzi sindaci di Catania che hanno partecipato all’inaugurazione dell’art. 2 al Castello Ursino di Catania lo scorso mese di ottobre, interverranno, invitati dal Sindaco di Roma alla cerimonia di apertura della mostra visitabile fino al 6 aprile.
I piccoli sindaci delle scuole: “San Giovanni Bosco” di Catania, “Mario Pluchinotta” di S. Agata Li Battiati, “Elio Vittorini” di San Pietro Clarenza e Camporotondo, e dell’Istituto “Dante Alighieri” di Francofonte con la fascia tricolore inizieranno con questa cerimonia la visita istituzionale che prevede la visita al Senato, al Quirinale, alla Farnesina ed il mercoledì l’udienza con il Santo Padre.
Nell’anno che celebra i 70 anni della Carta Costituzionale, dopo aver studiato e commentato a Catania l’art. 2 sulla solidarietà, i ragazzi sindaci sono impegnati nella comprensione dell’art. 7 della Costituzione:” Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale”.
Il rapporto tra Stato e Chiesa a Roma assume una dimensione particolare di significato ed importanza, e come si legge nei Discorsi parlamentari del 25-27 marzo 1861, Camillo Benso di Cavour affermò: “Noi riteniamo che l’indipendenza del pontefice, la sua dignità e l’indipendenza della Chiesa, possono tutelarsi mercé la separazione dei due poteri, mercé la proclamazione del principio di libertà applicato lealmente, largamente, ai rapporti della società civile colla religiosa [….] libera Chiesa in libero Stato”.