Roma – Si è spento a Roma il regista Vittorio Taviani. Aveva 88 anni ed era malato da tempo. Ad annuciarlo una delle figlie, Giovanna. Autore insieme al fratello Paolo di molti best del cinema italiano: "Sotto il segno dello Scorpione (1969); "San Michele aveva un gallo" (1971); "Allonsanfàn" (1974); "La notte di San Lorenzo" (1982); "Kaos" (1984), ispirato alle novelle di Luigi Pirandello; "Fiorile" (1993); "Le affinità elettive" (1996), dall'originale romanzo omonimo di Goethe; "Tu ridi" (1998). Particolare successo ottenne "Padre padrone" (1977), dal libro-simbolo dello scrittore sardo Gavino Ledda, vincitore della Palma d'Oro e del Premio della Critica al Festival di Cannes, con Roberto Rossellini presidente della giuria. La pellicola ottenne anche il Gran Prix al Festival di Berlino, il David di Donatello speciale e il Nastro d'Argento per la miglior regia. Del 2007 è "La masseria delle allodole", tratto dall'omonimo bestseller della scrittrice Antonia Arslan che racconta il genocidio del popolo armeno durante la prima guerra mondiale. Nel 2012 due maggiori premi ai David di Donatello per miglior film e migliore regista sono andati ai fratelli Taviani per la direzione della pellicola "Cesare deve morire", dramma carcerario ambientato a Rebibbia che nello stesso anno è stato insignito dell'Orso d'oro al Festival di Berlino. Con la scomparsa del grande regista la cultura perde un protagonista induscusso.
Per Vittorio Taviani non ci sarà né camera ardente né funerali, il corpo del regista per volontà della famiglia verrà cremato in forma strettamente privata.