Roma – Approfondire lo sguardo alla ricerca di scorci unici catturati dagli scatti di Carlo D’Orta per ‘’Ottant’anni di EUR, Visioni differenti”. Una mostra che celebra il compleanno del quartiere di Roma sorto nel 1938. Il percorso artistico parte dal volume ‘’EUR 42/oggi. Visioni differenti ‘‘ edito da Inail in cui il maestro d’arte propone un’analisi fotografica nuova di quell’area romana, progettata da Marcello Piacentini architetto ufficiale del regime fascista che intendeva legare la sua immagine alla classicità dell’Impero Romano nell’imminenza della Esposizione Universale del 1942, poi non realizzata per lo scoppio della seconda guerra mondiale. Un luogo dove da Palazzo degli Uffizi al Palazzo della Civiltà Italiana, all’Archivio Centrale dello Stato si sovrappongono spazi surreali e metafisici esaltati dal bianco dei marmi e dalla mole degli edifici per i quali Carlo D’Orta riflette sulla ‘’particolare diversità, bellezza e compattezza architettonica diversa da altri quartieri di Roma’’, che Vittorio Sgarbi ha definito ‘’l’ultima grande testimonianza dell’architettura italiana’’.
Il volume fotografico realizzato dall’Inail, contiene 200 immagini che esaltano un progetto urbanistico unico e irripetibile nato esattamente ottant’anni fa, a Roma, ed ha l’obiettivo di contribuire a preservare e valorizzare un patrimonio culturale, attraverso un excursus evolutivo storico – urbanistico del quartiere nel quale l’Inail, che all’Eur ha la sua sede generale, ha acquisito edifici che ospitano tra i più famosi e dinamici luoghi di cultura della città.
‘ ‘ Il Colosseo, San Pietro, e poi l’EUR, un quartiere bellissimo, uno dei posti che mi hanno colpito di più!’ l’entusiastico commento di una studentessa canadese, ospite oltre trent’anni fa della sua famiglia, racconta Carlo D’Orta nella pagina iniziale del suo libro, un’affascinante espressione che lo spinse ad occuparsi di fotografia d’arte frequentando nel 2002 ‘’ corsi di pittura avanzati – spiega a Paese Italia press il maestro – che mi hanno permesso di conoscere correnti artistiche del ‘900 profondamente innovative ed imparare a leggere in altro linguaggio l’architettura. Uno studio che ha influenzato in modo significativo la mia ricerca fotografica portandomi a rivalutare l’essenzialità architettonica. E l’EUR è così, essenzialità delle linee’’.
L’interesse per l’Eur inizia nel 2012 quando andando in giro per il quartiere – continua Carlo D’Orta – vidi prospettive che solitamente i romani passando di fretta per le strade spesso non scorgono, cominciai a notare scorci unici che aprirono ad un percorso artistico e non documentaristico della fotografia nell’area’’. Una ricerca che nell’aprile del 2017 sfocia nella mostra alla galleria Honos Art a Rom, nella quale D’Orta inizia a raccontare il quartiere romano dell’EUR per la prima volta fuori dagli schemi del razionalismo novecentesco.
Un racconto fotografico che quest’anno prosegue con la mostra celebrativa ‘’Ottant’anni di EUR”visioni differenti’’ inaugurata il 3 maggio nel salone espositivo dell’Archivio Centrale dello Stato, al numero 27 di piazzale degli Archivi, e confluito nel marzo 2018, nel libro fotografico Eur 42/oggi: visioni differenti, presentato in occasione di questo evento. Il volume, edito da Inail, è corredato da testi critici firmati da Giuseppe Prode, Massimo Locci, Amedeo Schiattarella e Maria Italia Zacheo.
L’esposizione che chiuderà alla fine di maggio , segue un sentiero ideale, come spiega Carlo D’Orta, che parte dalle prime opere realizzate, tra cui il Palazzo della Civiltà italiana e il Palazzo dei Congressi, e continua con le architetture del secondo dopoguerra, come Palazzo Sturzo e il grattacielo dell’Inail, per poi incontrare di nuovo la storia con l’Archivio centrale dello Stato e il Museo della civiltà romana e infine arrivare alla Nuvola, il nuovo Centro Congressi inaugurato nel 2016. Un secondo percorso parte dalle aree intorno al laghetto, passando accanto alla Basilica dei Santi Pietro e Paolo, al grattacielo dell’Eni e al Fungo, nato come serbatoio idrico, per concludersi nella nuova area del Torrino.
Attraverso gli scatti d’autore di Carlo D’Orta si coglie l’evoluzione del quartiere, che il fotografo ritrae perseguendo la sintesi, cogliendone le forme essenziali, le combinazioni geometriche prodotte da sovrapposizioni e intrecci delle strutture. ‘’Non mi interessano gli edifici in sé, né la realtà immediatamente visibile. Non mi interessa il realismo esplicito e documentario – spiega D’Orta – ricerco prospettive particolari, punti di vista inconsueti, angoli e scorci visuali dai quali le architetture raccontano se stesse in modo diverso’’.
Attraverso l’obiettivo dell’artista le architetture dell’Eur diventano quasi astratte, il fotografo opera infatti una scelta concettuale consapevole e quasi provocatoria: un’operazione di post produzione attraverso la quale cancella semafori, lampioni ed altri fattori di potenziale inquinamento visivo che influenzerebbero la sua personale rappresentazione del luogo.
Il libro si chiude con la serie di immagini nelle quali architettura e proiezioni geometriche degli edifici formano uno scenario di giochi di luci ed ombre che si intersecano, creando nuovi spazi che D’Orta definisce Vibrazioni. I riflessi delle vetrate dei palazzi rompono il rigore rinviando a nuove dimensioni e nuovi equilibri.
Al vernissage dell’esposizione, organizzata dall’ Archivio Centrale dello Stato e da Eur spa con la collaborazione dell’Inail, che ha editato il libro fotografico “EUR 42/oggi: visioni differenti”, con le opere del maestro D’Orta, hanno partecipato il sovrintendente dell’Archivio, Eugenio Lo Sardo, il presidente di Eur spa, Roberto Diacetti, l’assessore alla Crescita culturale e vice sindaco di Roma Capitale, Luca Bergamo, il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, e il direttore generale, Giuseppe Lucibello.
La mostra sarà visitabile fino al 31 maggio – con orario 14-19 dal martedì al venerdì, 10-19 il sabato e 11-15 la domenica.