La scrittrice leccese Giovanna Politi al Salone Internazionale del Libro di Torino col suo nuovo romanzo “io sono l’a-more”

Io sono l’a-more è la traduzione di ogni sentimento umano perché lo sviscera e lo scompone per arrivare poi all’unica, possibile conclusione: solo l’amore salva

LECCE – Giovanna Politi, scrittrice leccese, ad un lustro dalla sua attività letteraria, continua a mietere successi. Quest’anno, infatti, per il quinto anno consecutivo sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino con il suo ultimo romanzo “Io sono l’a-more” (Kimerik), presentato all’Hotel Hilton Garden Inn di Lecce nel corso di una indimenticabile serata, organizzata dal Movimento Culturale “Valori e Rinnovamento”, guidato dal prof. WojtekPankiewicz.  Nel 2016 fu festeggiata nel prestigioso Salone con medaglia d’oro per il suo romanzoNon è stato solo vento (libro più venduto dalla Casa Editrice Kimerik nell’anno 2015).

 

Io sono l’a-more è il romanzo che educa a un nuovo “sentire” oltre l’udibile, la narrazione sensuale, passionale, ma anche dolorosa della natura umana in tutte le sue fragilità e in tutta la sua contraddittoria bellezza. L’essere umano, incoerente, sofferente, mortale, è salvato da una sola meraviglia che, a un tratto, irrompe e gli s’impone: l’a-more.  Perché a-more significa: senza morte. Chi ha amato, anche solo per un solo istante, ha infatti sublimato la sua anima rendendola immortale.

 

Livia, la protagonista, è una ragazza sorda dalla nascita che conduce il lettore nel suo mondo ovattato e silente, dove segnando con mani veloci come rondini in volo, condivide il suo mondo di donna-isola, il suo rapporto speciale con la mamma, quello magico con la nonna, quello rabbioso con un padre assente che poi recupera scoprendosi libera da ogni rancore, quello con la poesia che le esplode dentro servendovi dell’aria salmastra come vettore per ogni sua emozione. Livia che ama Lorenzo, l’amore infedele che si scontra con tutti i falsi perbenismi, ma che cede il passo, dopo la passione più incontrollata, al sentimento umano della compassione e del dono.

 

Io sono l’a-more è il romanzo che capovolge il tavolo, che cambia la direzione di ogni visione, che sconvolge le coscienze, che spappola la carne e irrora le arterie del cuore; è la traduzione di ogni sentimento umano perché lo sviscera e lo scompone per arrivare poi all’unica, possibile conclusione: solo l’amore salva.

 

Numerosi gli impegni della scrittrice sul piano dell’attività personale e in campo sociale con l’Associazione KalòsArte&Scienza, nata da un Progetto da lei ideato atto a promuovere la Bellezza, l’Arte e la Cultura in ogni dove. La prima presentazione ufficiale del romanzo, organizzata dal Movimento Culturale Valori e Rinnovamento capitanato dal prof. WojtekPankiewicz è stata il 4 maggio scorso, presso l’Hotel Hilton a Lecce. Ora ne sono programmate molte altre in tutta Italia.

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