"W.W.W. – What Walls Want" una mostra collettiva alla Galleria Marignana Arte a Venezia

Dal 23 maggio al 15 settembre 2018. Opere di Mats Bergquist, Alessandro Diaz de Santillana, Riccardo De Marchi, Serena Fineschi, Alberto Gianfreda, Nancy Genn, Silvia Infranco, Artur Lescher, Emil Lukas, Antonio Scaccabarozzi e Roy Thurston

opere di Mats Bergquist, Alessandro Diaz de Santillana, Riccardo De Marchi, Serena Fineschi, Alberto Gianfreda, Nancy Genn, Silvia Infranco, Artur Lescher, Emil Lukas, Antonio Scaccabarozzi e Roy Thurston.
 
Alessandro Diaz de Santillana "La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie"

Dal 23 maggio al 15 settembre 2018 
Opening mercoledì 23 maggio, ore 15.00 – 21.00 

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In occasione della Biennale di Venezia di Architettura, Marignana Arte inaugura due nuove mostre a cura di Ilaria Bignotti. 

In galleria la collettiva "W.W.W. -What Walls Want" si allinea fortemente sia all’identità della Galleria sia alla direzione curatoriale di Ilaria Bignotti, studiosa nell’ambito dei linguaggi spazialisti e ambientali tra anni ‘60 e ‘70 e parimenti nelle indagini contemporanee, con riferimento ai temi della processualità, della resilienza e del site-specific. 

Il progetto risente di queste direzioni sin dal titolo che gioca su un doppio binario: da un lato, se letto nelle sue iniziali, www, rimanda immediatamente proprio alla rete, al web, al mondo digitale che esalta le potenzialità dell’opera quale medium di coinvolgimento collettivo e di esperienza immersiva. Dall’altro, leggendolo nella sua estensione, il titolo della mostra ci chiede, e chiede in primo luogo all’artista, “cosa vogliano i muri”: ovvero, come le opere si relazionino con lo spazio, inteso sia come superficie accogliente l’immagine, sia come parete osmotica di una visione meta-fisica, sia infine come membrana, attivante lo scambio tra opera, artista e spettatore. 

La project room accoglie invece l’opera di Alessandro Diaz de Santillana, in un percorso appositamente pensato per lo spazio.

Discendente dalla dinastia vetraria Venini, fondata a Murano nel 1921 dal nonno Paolo Venini, l’artista ha nei decenni fatto propria la conoscenza antica e le complesse tecniche di lavorazione del vetro, per “dimenticarle a memoria” e tradurle in un linguaggio lirico e concettuale di profonda intensità.

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Immagine di copertina: W.W.W. – What Walls Want, installation view, Marignana Arte, 2018 (opere di Riccardo De Marchi, Alessandro Diaz de Santillana, Artur Lescher, Roy Thurston)
Foto: Enrico Fiorese Courtesy: Marignana Arte

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