Dublino – St. Adamnán (624/5 – 704 AD), lo scrittore che mise in evidenza gia’ nel VII secolo, la Sicilia con il vulcano dell’Etna, “incandescente di note” e “fumante di giorno”, fu un monaco irlandese, uno storico veramente interessante e un Santo, ancora oggi venerato nella Chiesa irlandese e scozzese.
Per questa sua particolare relazione con la Sicilia, ci sembra opportuno avvicinarlo per conoscerlo meglio.
Egli fu anche un agiografo, uno statista, un esperto legale in questioni clericali, un cugino del grande Colm Cille, il Santo che converti’ la Scozia, e l’VIII aspirante al trono, in discendena del famoso Re Niall of the Nine Hostages, che, secondo la tradizione, prese in cattivita’ S. Patrizio, quando era giovane.
Nacque da famiglia nobile nel Nord-Ovest dell’Irlanda, nella provincia di Donegal, uno dei paesaggi piu’ belli dell’Irlanda.
Studio’ nella prestigiosa scuola di Durrow – in quel tempo i monasteri erano autentiche universita’ – e poi raggiunse Colm Cille ad Iona, in Scozia per dedicarsi al bene spirituale, culturale e materiale degli abitanti scozzesi.
Adamanán diede prova subito di un livello culturale e intellettuale, raro in quei tempi d’inizio del Medio Evo.
Nel 679 divenne l’Abate del monastero di Iona – il centro religioso e culturale piu’ importante di tutta la Scozia di allora -, posizione che tenne per 25 anni. In quegli anni scrisse la vita di S. Colm Cille, il primo documento messo per iscritto nella storia della letteratura medievale scozzese. Questa storia, scritta 100 dopo la morte del Santo, e’ stata definita da John Pinkerton nel suo libro su ‘Le vite dei Santi della Scozia’, come: “Il lavoro piu’ completo di cui tutta l’Europa puo’ gloriarsi”. In essa Adamanán descrive le profezie del Santo, i suoi miracoli e visioni, considerati di vitale importanza per la nostra conoscenza dei “Picts” o abitant del luogo e anche perche’ ci offre una profonda visione della vita all’interno di Iona e dei monaci gaelici del tempo.
Tra i tanti miracoli, attribuiti a S. Colm Cille, si trova la leggenda del suo incontro con il mostro di Loch Ness. Sarebbe stato proprio Colm Cille, il primo nella storia a vedere una tale creatura.
La leggenda dice che un giorno, mentre il Santo si trovava vicino al lago, viene informato da un gruppo di amici che un loro collega, nuotando vicino alla spiaggia, venne attaccato da qualcosa come un mostro acquatico, “aquatilis bestia”, ed era morto per le ferite riportate. Dopo aver ascoltato la storia, Colm Cille chiese ad uno di loro di andare a prendere la barca attraccata alla sponda opposta del lago. L’uomo acconsenti’, ma quando si trovo’ a circa 200 metri dalla spiaggia, il mostro apparve di nuovo dalle profondita’ abissali, ruggendo e soffiando sull’acqua tanto da formare cavalloni in tempesta che ben presto sbalzarono il malcapitato in alto con dolorose ricadute sull’acqua. Forse pensava che quella sarebbe stata la seconda vittima del giorno. Stava per azzannarlo, quando Colm Cille avanzo’ nell’acqua, alzo’ la mano in segno di croce e ordino’ a quella bestiaccia di tornare nelle profondita’ lacustri dalle quali era emerso. Questo avvenne 1.500 anni prima che un turista sperduto come me, osservasse, mentre viaggiava in riva al lago in macchina, numerose postazioni di macchine fotografiche e da presa, posizionate in riva al lago sotto un cielo plumbeo – e lo sono ancora -, nell’attesa di cogliere il momento in cui il mostro dovesse affiorare di nuovo.
Da un punto di vista letterario Adamnán e’ considerato come uno dei piu’ importanti scrittori religiosi del tempo. Il suo trattato su “De Locis Sanctis” – “I Luoghi Santi”, in cui descrive l’Etna, e’ un documento importante. In esso l’autore passa in rassegna i grandi luoghi della cristianita’ e i piu’ importanti centri di pellegrinaggio, come la Terra Santa, Roma, l’Egitto, Costantinopoli ed altri. Per quanto riguarda la Sicilia, Adamnán afferma che le sue informazioni gli sono state fornite personalmente da Arculf, un Vescovo francese, che aveva visto con i suoi occhi il vulcano dell’Etna che eruttava lava e faceva tremare tutta la Sicilia con il suo brontolio. Arculf aveva visitato la maggior parte dei luoghi santi e si recava regolarmente, dopo ogni suo viaggio ad Iona.
Adamanán fu anche l’autore e il promulgatore, nel 697, della “Legge degli Innocenti” o “Lex innocentium”, che proibiva ogni forma di violenza contro donne e bambini in tempi di guerra, violenza cosi’ spesso perpretata ai nostri giorni dal cosiddetto Stato islamico in molte zone da guerra.
Mentre oggi donne e bambini vengono indiscriminatamente imprigionati e uccisi da seguaci senza scrupoli di ideologie mortali, Adamnán presento’ quasi 14 secoli fa’ un insieme di leggi per garantire la salvezza e l’immunita’ di vari tipi di non-combattenti in tempi di guerra, come donne e bambini, proibendo la loro uccisione o la loro detenzione. E questo non e’ poco per il tempo in cui scriviamo.
Da abate di Iona, Adamnán fu un grande amico del Re Alfrid di Northumbria che regno’ dal 685 al 704. Aldfrid fu il primo Re “letterato” degli anglosassoni. E’opinione comune che Alfrid, da giovane, abbia studiato per 20 anni in Irlanda con Adamnán. – Uno dei tanti sassoni che venne a studiare in Irlanda in quegli anni e che poi porto’ molti studiosi irlandesi nella sua terra per educare il suo popolo a venir fuori dall’oscurantismo della barbarie. Tra questi, nel 891, ci fu “Sweeny di Clonmacnoise”, invitato ad assistere, insieme ad altri studiosi irlandesi alla fondazione della famosa Universita’ di Oxford, avvenuta nell’886, sull’esempio delle scuole irlandesi -.
Quando piu’ tardi la corona della Northumbria venne messa in discussione dopo la morte del padre di Aldfrid, Re Oswy, il futuro Re venne inviato ad Iona da Adamnán per un rifugio sicuro. Sappiamo che Adamnán, fece dono in tale occasione di copia del suo libro “De Locis Sanctis” al giovane Re .
Nel 686 quando Aldfrid conquisto’ il controllo del trono incontro’ di nuovo Adamnán. Questa volta l’Abate, richiesto dal Re Fínsnechta Fledach di Brega, negozio’ con successo il rilasco di alcuni prigionieri irlandesi.
Adamnán, uno dei personaggi piu’ importanti della storia scozzese e irlandese, mori’ nel 704.
Questo era il tempo in cui l’Irlanda veniva reputata come “il centro più’ importante del Nord per la vita religiosa e letteraria”.
Ci piace ricordare tutto questo per un uomo che scrisse della Sicilia anche se non ebbe mai l’opportunita’ di visitarla.
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Biografia
Enzo Farinella, collaboratore ANSA e corrispondente per Radio Vaticana dall'Irlanda, dove vive da 45 anni, e' nato a Gangi in Sicilia.
Cavaliere della Repubblica Italiana, Priore d’Irlanda per l’Ordine Capitolare dei Cavalieri della Concordia, referente a Dublino del’Associazione di Volontariato: I Cittadini contro le mafie e la corruzione. Plurilaureato, e’ stato per 20 anni Addetto Culturale presso l’Istituto Italiano di Cultura di Dublino.
Molte le sue conferenze sui legami tra Italia e Irlanda e in particolre sui monaci irlandesi in Europa, tra cui:
Calandra Institute for American Italian Studies, (New York);
Dublin City University;
Glucksman Ireland House e Casa Italiana, (NY);
LatvijaisKulturasAcademija (Riga, Latvia);
Sapienza, Roma;
St. John University, (NY);
Stony Brook College (NY State);
Università di Szombathely (Ungheria);
Universita’ di Catania
Universita’ di Maynooth (Ireland);
University of Lodz (Polonia);
Universita’ Trinity College di Dublino,
University of Ulster, Belfast;
Wagner College (NY);
E ancora:
Centro Scalibriniano, Basilea,
Istituti italiani di Cultura in Budapest, Vienna, Dublin;
Istituto di Skriptura, Bruxelles,
KGB Bar, (NY),
L’Ecole des Avocats du Grand Est, Strasburg,
LatvijaisKulturasAcademija (Riga, Latvia)
Museum of Italian Culture (Long Island),
NuovaAccademiadegliIndustriosi, Gangi
Powery Poetry Club Café, (NY),
Royal Dublin Society, Dublin,
Alcune sue pubblicazioni sull’Irlanda:
Un'ombra sull'Europa – La tragedia dell'Irlanda del Nord – Roma 1990;
L'Irlanda: Terra di Magia – La cultura gaelica e l'Europa Unita – Catania, 1995;
Irish Italian Links – A long lasting friendship now at work in the EUItalia-Irlanda: Un’amicizia secolare al lavoro nell’Unione Europea, Catania, 1997;
Casa Italia First Annual, Acireale-Roma, 2000;
San Cataldo, an Irish Monk?, Acireale-Roma 2002.
Twinnings between Ireland and Italy; Gemellaggi tra Italia e Irlanda – Acireale-Roma, 2004.
Cultural Links between Ireland and Sicily – Sicilia –Irlanda: Legamiculturali, – Palermo, 2005
Italia – Irlanda: Cultura e valori, – Alleradicidell’umanesimopersonalisticoeuropeo; Ireland andItaly: Culture and values – At the roots of the European personalistic humanism, Szombathely, 2009
SulleStradedel Mondo – Monaciirlandesi in Europa e in Italia. – On the Pathways of the World – Irish Monks in Europe and Italy, Szombathely, 2015
Dall’Atlantico al Mediterraneo – Santi e Studiosi Irlandesi all’Origine della Storia Europea, Roma, 2015.
On the Summits of the Highest Love – Irish Monks in Europe and Switzerland, Auf den Gipfeln der HoechstenLiebe – Irische Moenche in Europa unf in der Schweiz, Grafiser, 2017.
E-Books:
Appstore Apple "New Life Book": Dall’Atlantico al Mediterraneo, 2015.
At the Roots of the History of Europe: Amazon, 2017