Termini Imerese (Palermo) – Alla fine tutti d’accordo: esperti di comunicazione, magistrati e avvocati. Le fake news rappresentano una vera minaccia per la nostra società. Sono sempre esistite ma adesso girano vorticosamente grazie al web. Pubblico attento e folto, tanti applausi per l’evento organizzato dal Lions Club Termini Himera Cerere con la collaborazione del Consiglio dell'Ordine degli avvocati. Un service di altissimo livello su "legalità e territorio ". Lo spunto la presentazione del libro GIORNALISMI di Francesco Pira e Andrea Altinier. Ad aprire i lavori e fare gli onori di casa la Presidente del Lions Club dottoressa Maria Concetta D'Asaro. Eccellenti gli interventi del sindaco avvocato Francesco Giunta, del Presidente dell'Ordine degli avvocati Carmelo Pace, del Presidente del Tribunale dottor Raimondo Lo Forti, del Procuratore della Repubblica dottor Ambrogio Cartosio. Splendida moderazione della giornalista Marianna La Barbera. E’ intervenuto il Presidente della zona 4 Lions dottor Stefano Battaglia. Presente l’avvocato Gaetano Salemi Delegato del Governatore per la divulgazione dell’immagine del Distretto e dei Service Lionistici.
Anche la location, la Chiesa Santa Caterina d'Alessandria di rara bellezza. Ha assistito all'evento ed è intervento al termine il regista cinematografico Rocco Mortelliti in città per presentare il film "La scomparsa di Pato' " da un romanzo di Andrea Camilleri suo suocero che peraltro, ha raccontato, di recente è stato vittima di una fake news su una presunta lettera scritta al giornalista Francesco Merlo.
Una serata indimenticabile che si è conclusa con l'intervento del dottor Enzo Giunta, storico locale, sulle bellezze della Chiesa di S. Caterina. Ma andiamo con ordine. Breve ma incisivo l’indirizzo di saluto della Presidente D’Asaro che ha sottolineato come il Lions Himera Cerere ha voluto ancora una volta essere al servizio del territorio affrontando un tema di grandissima attualità. “Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta del Segretario avvocato Debora Sansone che ha curato insieme al direttivo l’organizzazione dell’evento perché ritenevamo fondamentale un momento di aggregazione per comprendere questo fenomeno ormai eccessivamente presente anche nella nostra città”.
Subito dopo gli interventi dei relatori preceduti dalle parole caute ma di sostanza del sindaco Francesco Giunta che ha sottolineato come chi amministra la cosa pubblica si trova ogni giorno a combattere questo tipo di emergenza. Parole di elogio per il lavoro dei due autori, presente il sociologo e docente dell’Università di Messina, professor Francesco Pira, peraltro di recente nominato dal Governatore del Distretto Sicilia, dottor Vincenzo Leone, direttore della rivista Lion Sicilia. Il Presidente del Tribunale Lo Forti ha narrato due episodi: uno personale e uno professionale. Il primo quando da giovane radioamatore e il secondo come magistrato. Nel primo caso un bufala su un incendio mai esistito aveva procurato allarme tra la cittadinanza e il secondo del 1980 quando come Giudice Istruttore aveva chiesto il proscioglimento di un politico ma i giornali aveva pubblicato la notizia di un avvenuto rinvio a giudizio. Questo ha provocato il tentativo di suicidio dell’indiziato poi scagionato. Il Procuratore della Repubblica Cartosio ha, dopo una bella dissertazione sulle bufale nella storia usati anche per motivi politici o in guerra, ha rilanciato la necessità di partire dalle scuole per aiutare i giovani a distinguere il vero dal falso. Il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Termini Imerese, Pace ha sottolineato le peculiarità del libro rilevando come dovrebbe essere adottato in tutte le scuole. Presenti molti avvocati non soltanto termitani ma anche dell’hinterland. L’evento era accreditato come seminario formativo. A concludere i lavori uno dei due autori Pira che con passione e molta determinazione ha parlato del lavoro di ricerca fatto insieme ad Altinier che poi è diventato un saggio. “Le fake news rappresentano un vero allarme sociale. Troppe e troppo ben distribuite. La velocità di circolazione delle notizie, la produzione di contenuti 24 ore su 24, l’ottimizzazione dei costi e la competizione feroce per aggiudicarsi il maggior numero di click sono ingredienti di un mix che non ha fatto bene alla qualità del giornalismo contemporaneo. Condivido – ha concluso il sociologo- le parole del Procuratore Lo Forti. Bisogna in questa battaglia contro le fake news partire dal basso. Parlare ai più piccoli”.