Il 28 settembre del 1978, vale a dire, quarant’anni fa, una terribile notizia sconvolse la Chiesa Cattolica. Dopo appena 33 giorni di pontificato, Albino Luciani fu trovato morto, nel suo letto in Vaticano. A trovarlo senza vita, fu Suor Vincenza, una delle tre suore addette alla cura del suo appartamento.Bussò alla porta, per portargli il consueto caffè, ma il Papa non aprì e non rispose. La religiosa, insospettita da quel prolungato silenzio, entrò e vide il Pontefice a letto, col capo chino, come se dormisse, ma toccandogli la mano, la suora si accorse che era freddo ed intuì che era morto. Tra le mani aveva dei fogli dattiloscritti, che stava leggendo, prima che un infarto gli stroncasse la vita.
Immediatamente in Vaticano scoppiò il pànico: decisero di affermare che era stato il segretario,l’irlandese John Mc Gee ad entrare nella stanza del papa e non suor Vincenza, ritenendo sconveniente che era stata una religiosa donna. E questo fu il primo sbaglio, che alimentò una serie d’illazioni, che arrivarono fino ad ipotizzare l’omicidio di un Pontefice, magari per avvelenamento .Il secondo errore, commesso dalla Curia vaticana fu quello di raccontare che il Papa, sul letto di morte, stringeva un libro “ Le imitazioni di Cristo”. Niente più falso: erano i fogli della Segreteria di Stato, sui quali erano scritte le proposte di nuove nomine di prelati, che il cardinale Villot aveva villanamente gettato sulla scrivania di papa Luciani, pretendendo che le approvasse, senza averne preso dettagliata visione.
Questa la verità, supportata da varie testimonianze, compresa quella del fratello Edoardo Luciani.Infatti, ad un giornalista amico, raccontò che la sera prima della sua morte, avvenuta presumibilmente all’alba del 29 settembre 1978, il Pontefice gli aveva telefonato e raccontato che aveva avuto un duro scontro, con l’allora Segretario di Stato. Il fratello Edoardo gli consigliò di prendersi un tranquillante e dormirci sopra. Ma Albino Luciani, durante la notte, fu colpito da un attacco cardiaco fulminante e segnò il Pontificato più breve, nella storia della Chiesa .Era il tipico parroco di montagna, rimasto tale, anche quando fu nominato vescovo di Vittorio Veneto e poi Patriardca di Venezia. Aveva una salute precaria e forse per questo in Conclave fu scelto, dopo Palo VI, con la speranza che fosse un Papa , cosidetto “ di transizione”, in attesa di sceglierne uno, più fisicamente prestante. Infatti, dopo venne eletto lo sportivo Karol Wojtyla, dalla lontana Polonia.
Casa natale di Papa Luciani a Canale D'Agordo
Adesso, a distanza di 40 anni dalla sua improvvisa morte, Albino Luciani sta per diventare Beato della Chiesa. Il” Postulatore” della sua causa, è il cardinale Beniamino Stella .
Il Cardinale Beniamino Stella
Un primo miracolo, attribuito a Papa Luciani, di cui era stato beneficiario un impiegato di banca pugliese, non è stato ritenuto sufficiente dalla Congregazione per le Cause dei Santi. Si sta quindi esaminando un miracolo avvenuto in Lombardia ed un altro in Argentina, sempre attribuiti all’intercessione del” Papa montanaro”. Comunque, considerati tempi lenti della Chiesa, sarà comunque Beato, primo passo verso la Santificazione, desiderata da Papa Francesco .Una decisione attesa con impazienza, dai numerosi fedeli che non hanno dimenticato il Suo sorriso. A Canale d’Agordo, cittadina natale di Albino Luciani nel Bellunese, preparano grandi festeggiamenti, ma da anni, il paesino è meta continua di pellegrini da ogni parte del mondo .