Un inno a Napoli, con i suoi pregi ed i suoi difetti, questo libro, Napoli senza riSerbo, di Slobodanka Ciric, intellettuale ed artista di origine serba, in Italia ormai da circa venti anni. L’autrice dimostra il suo amore per la città partenopea mettendo a confronto scritti sulla città di autori e viaggiatori serbi dei secoli scorsi con autori italiani contemporanei: cucendo il tutto con le sue personali emozioni ed esperienze. Una ricerca continua di similitudini con la sua Serbia, avendo come filo conduttore i predetti scritti.
La lettura, devo dire, coinvolge, specialmente uno come me che ormai vive lontano da Napoli da diversi anni. Non a caso, Slobodanka, nella dedica che mi ha fatto scrive: “ad Antonino, con l’augurio di ritrovare la sua Napoli negli scritti dei viaggiatori serbi, con il mio modestissimo contributo di serba-napoletana”. Ed io, leggendo il libro, quella Napoli l’ho effettivamente ritrovata. Cito, tra gli altri, le Passeggiate napoletane di Milorad Pavlovic, dove descrive “Napoli, città viva, pittoresca, chiassosa e per molti versi unica, famosa per le sue peculiarità, la vita rilassata dei suoi cittadini e l’eterogeneità della popolazione e dei visitatori occasionali, come può essere solo una città mediterranea in grande movimento, con i suoi dintorni, la ricchezza dei monumenti e le bellezze naturali, le isole, Ercolano e Pompei, e la sagoma del Vesuvio in lontananza…”. Avendoci vissuto per parecchi anni, posso personalmente confermare che è così ed anche altro. Ed è la stessa sensazione che prova l’autrice, là dove Slobodanka si chiede: “…perché mi ostino a stabilire un nesso tra il mio mondo balcanico e Napoli dove ora vivo? Avrà fatto la stessa cosa la bella discendente del “vladika” (principe e vescovo del Montenegro, ndr), Elena sposa del piccolo principe di Napoli, Vittorio Emanuele?”
La lettura, come dicevo, coinvolge e mi ha spinto a fare questa considerazione, che potrebbe apparire scontata: quanto, molto spesso, i nuovi italiani, questi immigrati che impensieriscono a volte i benpensanti, siano invece persone preparate (Slobodanka ha conseguito due lauree, una nel suo Paese ed un’altra all’Orientale di Napoli), sensibili, capaci, produttive, motivate. C’è da riflettere e, se leggete il libro, troverete ulteriori spunti.
Slobodanka Ciric
Napoli senza riSerbo
ed. La Città del Sole
copertina ed illustrazioni di Mila Maraniello
euro 15,00