ROMA – Grande cornice di pubblico il 15 marzo a Roma, in Campidoglio, per la premiazione dei vincitori della XII edizione del Premio AlberoAndronico. Un vero successo per una manifestazione che si è ormai consolidata sul piano internazionale e che richiama interesse e partecipazioni da tutto il mondo. Con il patrocinio di Roma Capitale, Città metropolitana di Roma Capitale e Consiglio Regionale del Lazio, si è svolta dunque lo scorso venerdì pomeriggio, nella cornice unica della Sala Protomoteca in Campidoglio, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti, nel corso della quale sono stati premiati gli autori risultati vincitori nelle Sezioni racconti, poesie, libri, fotografie, cortometraggi e pittura.
Il Premio, tra gli insigniti con Riconoscimento Speciale, ha avuto una personalità di eccezionale rilievo: Hafez Haidar, candidato al Nobel per la Pace nel 2017 ed ora al Nobel per la Letteratura, docente di letteratura araba all’Università di Pavia e una delle voci più autorevoli nel mondo sui temi della Pace e del dialogo tra culture e religioni. Ad Hafez Haidar, 1° classificato nella sezione Narrativa d’autore non di madrelingua italiana, è stato infatti conferito anche il Premio Speciale alla Cultura. “E’ stato emozionante – ha dichiarato Pino Acquafredda, presidente dell’Associazione AlberoAndronico – premiare Hafez Haidar, poeta e scrittore libanese per nascita e italiano di adozione, candidato nel 2017 al Nobel per la Pace, Paolo Borrometi, custode libero di un giornalismo a “testa-ta alta” e Leo Gullotta, miglior attore per il cortometraggio Lettere a mia figlia del regista Giuseppe Alessio Nuzzo. Toccante anche il momento della consegna dei premi a Stefano De Carolis di Bari e a Pasquale Fallacara di Bitonto, entrambi dell’Arma dei Carabinieri”.
Una qualificatissima Giuria ha scelto i vincitori delle diverse sezioni del Premio tra centinaia di concorrenti provenienti, oltre che da tutta Italia, da molti Paese europei (Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Spagna, Svezia, Turchia e Russia), Africa (Sudan), Asia (Bangladesh, Cina, Libano, Nepal), Americhe (Brasile e Stati Uniti), Oceania (Australia). Dunque anche la XII edizione ha visto partecipare concorrenti da tutti i continenti. Continente, dal latino continere “tenere insieme”, come la vocazione dell’Associazione che ha l’ambizione di unire amici di ogni provenienza e di ogni età, a conferma del carattere internazionale e intergenerazionale del Premio: la cultura, dunque, quale alimento della giovinezza e gioia della vecchiaia, parafrasando Marco Tullio Cicerone.
Questi i vincitori della XII edizione del Premio Alberoandronico: Luca Campi di Siracusa (poesia), Marco Biffani di Roma (sillogi), Alessia Tagliabue di Brescia (racconti), Ivana Saccenti di Mantova (sul tema “La strada, la casa, la città, l’ambiente: vivere e costruire il territorio), Felice Jacques Victor Bucalo di Messina (editi di narrativa), Maria Pia Brunelleso di Napoli (editi di poesia), Ennio Santaniello di Nuoro (testi per una canzone), Alessandro Manzi di Latina (sport), Gino Dondi di Parma (romanzi inediti), Nicola Perasso di Vercelli (raccolte di poesie inedite), Antonino Giordano di Palermo (poesia dialettale), Elisa Cogotti di Cagliari (fotografia), Riccardo Di Gerlando di Sanremo (cortometraggi), Anna Coccia di Hayange-Francia (pittura). Premi speciali alla giovanissima Arianna Sordini di Frosinone e al 95enne Mario Bitozzi di Udine. La particolare classifica riservata ai residenti nel Municipio XIV di Roma Capitale ha visto l’affermazione di Domenico Portale mentre ad Emir Sokolovic (Bosnia ed Erzegovina) è andato il riconoscimento per le opere provenienti dall’estero.
Il presidente Acquafredda, nel suo intervento, ha tra l’altro detto: “Possiamo con soddisfazione affermare che una piccola Associazione romana, nata tra i Quartieri di Balduina e di Monte Mario, nel Municipio XIV di Roma Capitale, riesce ogni anno a calamitare l’attenzione di quasi 700 persone di tutte le età. In piena era digitale recuperare una cultura vera, fatta di parole e di immagini, e non solo di faccine, capace di coinvolgere adolescenti pieni di entusiasmo e meno giovani dotati di inesauribile energia, è motivo di orgoglio per tutti noi e costituisce sprone per continuare un’avventura entusiasmante”.
“Un incontro di arte e cultura – ha infine affermato Pino Acquafredda a chiusura dell’evento – è simbolicamente un abbraccio tra chi condivide emozioni e idee, tra generazioni diverse che si arricchiscono, formando quell’esperienza speciale che è la cultura. Il Premio è diventato un appuntamento importante e atteso da chi vuole esprimere il proprio talento e la propria passione. Non ci fermiamo a questa edizione, abbiamo fatto 13 con il nuovo bando per la XIII edizione, già disponibile sul sito web dell’associazione (www.alberoandronico.net)”. Appuntamento quindi al 2020, per il prestigioso Premio AlberoAndronico edizione numero 13.
Nelle foto:
Hafez Haidar, in Libano
Pino Acquafredda