Gaffe o ignoranza politica?

Le schede elettorali inviate a Gerusalemme “Autorità Palestinese”

Che la geografia fosse diventata un’opinione lo si era visto dopo le esternazioni di Luigi Di Maio, che prima delle elezioni, parlava di “paesi del Mediterraneo come la Russia” (https://www.youtube.com/watch?v=rWfZztvttTc), o che la Colombia si trovasse in estremo oriente. D’altra parte aveva anche detto che la prima cosa da fare dopo essere stato eletto, era di riconoscere lo Stato di Palestina. Alcuni come me non avevano dato credito alle sue parole, certo che secondo lui la Palestina fosse una regione australe.

Come se non bastassero i totem informativi presenti a Roma che indicano erroneamente in “Ponte Garbatella”, quello dedicato a Settimia Spizzichino, unica donna tornata da Auschwitz; e  il “Muro del Pianto” definito “arabo” dall’Unesco (che è realmente araba). Le schede per le prossime elezioni europee inviate ai nostri concittadini residenti a Gerusalemme, indicano invece la capitale israeliana come territorio della autorità palestinese. Adesso, che l’Italia non riconosca per mosse politiche Gerusalemme come capitale di uno stato esistente dal 1948, pazienza: in fondo Roma viene ancora governata sotto certi lati dalla Santa Sede: ma cosa succederebbe se si dicesse che a Caput del Mundi ci fosse una città della Padania?

Si tratta solo di analfabetismo o di un’azione antisemita che assieme a tante altre traversie fanno si che l’ignoranza si stia ramificando come “cultura dello Stato”?

Ai posteri l’ardua sentenza? No! E’ inammissibile che in un mondo governato da Internet,  da mega enciclopedia, da tuttologi presenti nei media, si preferisca una tetra politica ad un reale contesto storico. Credo che sia veramente troppo e questo per la correttezza, per il valore della storia, per non riportarci alle nozioni nefaste della prima metà del secolo scorso.

 

Buon Sabato

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