Tornano le appassionanti avventure di Elisa Luce, la Capitana – la “Maladonna” che ha saputo riscattarsi da un passato fatto di prostituzione e violenza, guadagnandosi il rispetto dei suoi avversari, dominando, lei, una femmina, il porto di Genova. Sopravvissuta all’ammutinamento organizzato dai suoi nemici, Elisa ha salvato se stessa e la propria barca e ora è tornata per regolare i conti con chi le ha ucciso l’uomo che amava e vuole la sua rovina. Comincia così, con il ritorno nel porto di Genova, La Capitana – 2. L’orgoglio del mare (Mursia, pagg. 358 Euro 18,00). Dopo la trilogia con protagonista Geppin di Moneglia, piccolo zavorratore diventato capitano e poi padrone marittimo (la storia è ispirata alla vita di Giuseppe Vallaro, realmente esistito) Mario Dentone ha dato vita a una saga marinaresca che ha per protagonista Elisa, uno dei personaggi dei romanzi precedenti.
Lo scrittore si è imposto con i suoi libri ambientati nell’Ottocento ligure, nell’epoca d’oro della marineria commerciale. Elisa è un donna in un mondo dominato dagli uomini, la vita non le ha risparmiato niente: abusata, costretta a prostituirsi dal fratello pirata, è riuscita a riscattare la propria esistenza grazie all’aiuto di Geppin di Moneglia e di una famiglia di neri salvati dalla schiavitù. Diventata padrona marittima deve però vedersela con le trame oscure ordite dai potenti del porto che non tollerano armatori indipendenti e, per di più, femmine.
Sullo sfondo di una Genova ottocentesca, pochi anni dopo l’Unità d’Italia, tra i moli del porto e i carruggi, tra prostitute e borghesi corrotti, marinai e baccan, si dipana una trama di odi, vendette e amori raccontata con uno stile unico che intreccia il genovese all’italiano, in una prosa asciutta, essenziale ma estremamente potente.
La Capitana troverà in questo secondo romanzo degli alleati inaspettati pronti a combattere al suo fianco una guerra senza esclusione di colpi tra intrighi, assassini, tempeste. Un romanzo di mare dove tra le onde si consuma l’eterna lotta degli ultimi contro l’avidità dei ricchi disposti a tutto per il profitto e il potere. E per una volta a guidare la rivolta è una donna, una capitana coraggiosa che con astuzia prova a cambiare le regole del gioco.
Mario Dentone (Chiavari 1947) vive a Moneglia. Ha collaborato con le cattedre di Storia del Teatro e dello Spettacolo, e di Lingua Italiana, presso l’Università di Genova. Collabora con le pagine culturali de «Il Secolo XIX» con racconti di tradizioni e personaggi della Riviera Ligure. Con Mursia ha pubblicato Il padrone delle onde (Premio Carlo Marincovich 2011 per la narrativa di mare), Il cacciatore di orizzonti (2012), Il signore delle burrasche (2014), la trilogia che ha per protagonista Geppin di Moneglia. Nel 2016 ha pubblicato La Capitana – 1. L’ammutinamento, primo romanzo della serie marinaresca che ha per protagonista Elisa Luce.