Andrea Camilleri, morto a Roma il grande scrittore siciliano

di Annalisa Crupi

Roma, 17 luglio 2019 – "Le traduzioni teatrali e televisive delle sue opere hanno conferito ulteriori dimensioni al suo patrimonio letterario, avvicinando, inoltre, al mondo dei libri un grande numero di persone". Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla famiglia Camilleri. "Andrea Camilleri – si legge nel messaggio – lascia un vuoto nella cultura italiana, e nei tanti che si sono appassionati nella lettura dei suoi racconti e sono stati attratti dai personaggi modellati dalla sua creatività.

Si è spento il cuore pulsante del Commissario Montalbano, Andrea Camilleri. Lo scrittore è morto oggi 17 luglio, alle ore 8.20, all’età di 93 anni dopo essere stato  ricoverato il mese scorso per un arresto cardiaco al Santo Spirito di Roma. 

Oggi l'Italia perde un grande scrittore …’Piangiamo la scomparsa di un autore molto amato dai lettori, che ha saputo non soltanto creare un personaggio come Montalbano, ma anche contribuire in maniera significativa alla sperimentazione letteraria e alla diffusione della lettura’’. Il profondo cordoglio espresso dalla Fondazione il Campiello che nel 2011 assegnava l’omonimo Premio allo scrittore’’Camilleri ha reinventato il romanzo storico e di genere, insieme al racconto fantastico; e ,con umoristica vivacità, e pirandelliano senso del contrario, ha recuperato nell'intrattenimento letterario l'indagine storica,politica e civile."

 

"Se ne è andato Andrea Camilleri, maestro di ironia e di saggezza. Con inesauribile vena creativa ci ha raccontato la sua Sicilia e il suo ricco mondo di fantasia. Perdiamo uno scrittore, un intellettuale che ha saputo parlare a tutti". Lo scrive il premier, Giuseppe Conte, su twitter.

 

"Ci possono essere divergenze politiche ma quando si rende omaggio a un grande artista gli si rende omaggio. Io adoro Montalbano, quei panorami, quei personaggi. So che politicamente me ne ha dette dietro di tutti i colori, ma l'Italia ha perso qualcosa". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini parlando della scomparsa di Andrea Camilleri a margine di una iniziativa a Roma. ‘’Continuerò a guardare il commissario Montalbano, Camilleri un grande italiano? Certo. La polemica politica di fronte alla morte si ferma e arriva il riconoscimento per quello che ha fatto’’. ha concluso Salvini.

 

 

Nato a Porto Empedocle  nel 1925, Lo scrittore si trasferì presto  a Roma dove trascorse gran parte della sua vita. La sua scomparsa rappresenta la perdita di una personalità straordinaria che ha saputo segnare e trasformare l’arte e la letteratura. Il successo del commissario Montalbano tratto dalla penna inconfondibile e poliedrica  di Andrea Camilleri hanno segnato la storia televisiva e romanzesca ed è destinato a divenire un  mito intramontabile.

I momenti salienti del suo passato sono tanti. dal 1944, anno in cui si iscrisse alla Facoltà di Lettere, al 1945, anno in cui si iscrisse formalmente al PCI. Per settant'anni Camilleri è stato regista teatrale e sceneggiatore. Nel 1949 entra nell'Accademia di Arte drammatica Silvio d'Amico di Roma e realizza diverse opere, ispirandosi a Pirandello. Sono gli anni in cui conosce la moglie Rosetta, dalla quale avrà tre figlie. "Rosetta è stata la spina dorsale della mia esistenza" ha dichiarato più volte Camilleri. Nel 1957 il debutto in Rai, mentre negli anni Settanta ottiene il ruolo di insegnante di regia all'Accademia di Arte drammatica. La passione per la scrittura, però, lo porta a pubblicare, nel 1987, 'Il corso delle cose', con cui ottiene un discreto riscontro di pubblico.

Poi arriverà il vero e grande successo con il commissario Montalbano. È il 1994 quando per la prima volta Montalbano fa la sua apparizione nel suo primo romanzo poliziesco, La forma dell’acqua. Da qui, l’ascesa, l’incredibile successo. Seguono Il sorriso di AngelinaIl tailleur grigioL’altro capo del filo – il  100esimo libro di Camilleri. Il suo impegno letterario non ha escluso quello sociale e politico che ha accompagnato lo scrittore per tutta la vita .

 "Ho avuto una vita fortunata. Non ho rimpianti e non ho paura di niente, neanche della morte". Ha dichiarato nelle ultime interviste Camilleri.

A Roma stava preparando uno spettacolo che si sarebbe dovuto tenere il 15 luglio alle Terme di Caracalla, dove avrebbe raccontato la sua Autodifesa di Caino. "Se potessi vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio 'cunto', passare tra il pubblico con la coppola in mano".

''Il Presidente della Fondazione Musica per Roma Aurelio Regina e l'Ad Josè R. Dosal esprimono, assieme a tutto lo staff della Fondazione, il più sentito e profondo cordoglio per la scomparsa di Andrea Camilleri, intellettuale, scrittore, saggista, figura dall'ineguagliabile spessore umano, civile e culturale che ha appassionato con i suoi personaggi il pubblico della letteratura, della musica, dello spettacolo dal vivo e di quello televisivo e radiofonico".

La famiglia di Andrea Camilleri ha chiesto di rispettare il proprio dolore,  dispensando amici e ammiratori dalla visita all’ospedale Santo Spirito di Roma. Per la richiesta della famiglia, fuori dall'ingresso principale del nosocomio ci sono pochi giornalisti e fotoreporter e le forze dell'ordine hanno il compito di non fare avvicinare i curiosi.

 “Mi piacerebbe che ci rincontrassimo tutti quanti, qui, in una sera come questa, tra cento anni!". È con queste parole che concludevano la sua 'Conversazione su Tiresia', che la famiglia di Andrea Camilleri e le persone a lui care vogliono salutare e ringraziare tutti i suoi lettori e tutti i suoi amici di avergli voluto così bene. Il messaggio è stato affidato dai parenti alla Asl Roma1. Sarà possibile salutare Andrea Camilleri domani 18 luglio dalle 15 presso il Cimitero Acattolico per gli stranieri al Testaccio in via Caio Cestio 6 a Roma.

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