Anche quest’anno la splendida location del Kurhaus ospiterà la storica manifestazione dedicata al wine&food d’eccellenza.
I prossimi cinque giorni vedranno riuniti produttori di vino e artigiani del gusto, tutti selezionati e premiati con il WineHunter Award, per celebrare le qualità del settore nel panorama italiano e internazionale.
Winehunter, espressione più che adeguata per definire colui che creò nel 1992, insieme a un gruppo di amici, la più glamour manifestazione italiana legata al mondo del vino e del food. Winehunter appunto, cacciatore di vino, cacciatore di eccellenze anche gastronomiche dal fiuto infallibile e dall’impegno instancabile regolato dal motto “think outside the box” come dichiarato nella conferenza stampa di presentazione dell’evento.
Il MWF ha accresciuto il proprio peso nel mondo dell’enologia nel corso degli ultimi venticinque anni, ma già dal ’92 il patron ebbe l’idea di invitare a Merano esclusivamente aziende di altissima qualità a presentare personalmente i propri vini. Da allora il livello della manifestazione non è mai diminuito ma si è anzi innalzato sempre più via via che il mondo vitivinicolo andava profondamente trasformandosi offrendo l’opportunità al festival di accentrare i propri interessi sulle novità e l’altissima qualità dell’offerta, riscoprendo nel momento attuale le ‘regionalità’ del vino e l’importanza degli abbinamenti con il cibo. Aspetti, questi, di grande interesse per il consumatore finale.
Helmuth Köcher ha pensato l’ennesima edizione della kermesse come una grande festa per celebrare la sua caccia ai migliori vini e alle specialità gastronomiche create dagli artigiani del gusto, ma anche come spazio di confronto all’insegna dell’innovazione guardando al futuro.
Il WineHunter nel corso dell’anno seleziona i migliori vini e i migliori prodotti gastronomici proponendoli poi nella Official Selection, il percorso fra le varie aree e differenti territori vinicoli d’Italia. In quella dedicata alle aziende internazionali vengono presentate anche alcune delle cantine provenienti dalle regioni più interessanti del mondo.
La selezione è suddivisa nelle aree: Bio&dynamica, PIWI Wine Italia, Vino in Vulcano, Extremis, New Entries, The WineHunter Area, Wine International, Grands Crus de Bordeaux, Catwalk Champagne, Le eccellenze della Culinaria, Spirits&Mixing, Beerpassion, Extrawine, Aquavitae, Consortium & Territorium, The Circle.
In apertura, nell’ambito di Naturae et Purae, simposio su sostenibilità, naturalità e purezza, nel settore wine&food è stato organizzato un focus dedicato, a dieci anni dalla scomparsa, a Rainer Zierock, il leggendario enologo le cui visioni hanno lasciato un’impronta influente nel quadro vitivinicolo internazionale esaltando non solo l‘aspetto della naturalità del vino ma, soprattutto, la sua natura culturale.
Tra le novità della XXVIII edizione troviamo Vino in Anfora, una nicchia che valorizza 23 vini affinati nel modo più antico; Vino in Vulcano, uno spazio dedicato alle produzioni di 28 vini che rivelano l’intensa energia del territorio vulcanico di provenienza; la WineHunter Area, l’enoteca che offre in degustazione 330 vini, una selezione dei quali sarà premiata sul palco del Kurhaus con il WineHunter Award.
All’interno di Wine International (83 produttori), un’area dedicata interamente ai vini provenienti dalle migliori aree vitivinicole del mondo, sarà anche in questa edizione presente l’Union des Grands Crus de Bordeaux (13 produttori), ambito in cui storici Chateaux propongono in degustazione i loro prodotti più prestigiosi.
Da non perdere, lunedì 11 novembre, Old Vintage Collections, lo storico appuntamento con le vecchie annate che, presso i singoli banchi di assaggio delle aziende, porta in rassegna bottiglie con almeno 10 anni di invecchiamento e Dulcis in Fundo (13 produttori).
Il Merano WineFestival quest’anno rende omaggio a Leonardo Da Vinci, in occasione dei 500 anni dalla sua scomparsa, dedicando uno spazio esclusivo alla sua passione per i vini.
La rassegna ripropone The Circle, lo spazio in Piazza della Rena dedicato all’approfondimento in chiave ‘pop’ del festival, trasformato in un palcoscenico di wine&food tasting, incontri con chef e piccoli produttori e tra vignaioli e pizzaioli. Qui è inserito Wild Cooking, l‘evento dedicato al mondo dei cibi naturali e delle fermentazioni spontanee che quest’anno tratta il tema “Muffe, spore e batteri – The Italian Gran Tour”. Si svolgeranno inoltre cooking show e lezioni dal vivo guidate da chef del calibro di Terry Giacomello (Les Collectionneurs) del Ristorante Inkiostro presente con le sue contaminazioni tecno-gastronomiche. Si potranno incontrare Mattia Baroni (Bad Schörgau) con la sua cucina del benessere, Peter Brunnel con una gioiosa macchina del gusto, Alberto Sparacino (les Collectionneurs) portavoce di una toscanità moderna, Davide Caranchini con una cucina materica e Theodor Falser (les Collectionneurs) esperto di cucina selvatica naturale.
Tante novità anche nel Fuorisalone del Merano WineFestival in un ricco programma di intrattenimento a due passi dal Kurhaus, dove esplorare nuovi territori e culture attraverso un percorso sensoriale di esperienze esclusive. Anche in questa edizione apparirà l’originale Double Decker – il bus inglese a due piani – di Tannico trasformato in wine&cocktail bar dove quotidianamente verranno proposte degustazioni di bottiglie ricercate, annate eccezionali, perle rare italiane e francesi. Tra tutti gli eventi speciali, colazioni, pranzi e party notturni, da non perdere: lo stand della Camera di Commercio di Nuoro con lo spazio dedicato alla Sardegna e ai suoi prodotti food&wine; l’appuntamento wine&music organizzato da Signorvino, celebre azienda italiana che ripropone DjSet in vinile con vini al calice e taglieri in abbinamento; il Consorzio Garda DOC con il corner Spumante Garda DOC e tutte le etichette dei produttori provenienti dal territorio; il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, primo terroir produttivo della Lombardia e la storica Forsterbräu Meran.