Il nostro corregionale gangitano Prof. Enzo Farinella, esperto di monchesimo irlandese, ha presentato nei giorni scorsi il suo ultmo libro: Cultura e Politica: Ieri ed oggi – Pellegrini irlandesi alle radici della storia europea e francese, Grafiser, 2019, scritto in inglese e francese, nella casa di Jean Monnet, il padre della nuova Europa, sita nella campagna francese a Bazoches-sur-Guyonne, a circa 45 chilometri a ovest di Parigi.
Il libro tratta dei monaci medioevali irlandesi che hanno portato cultura e valori in Francia e in Europa, rinnovandole dalla barbarie che vi regnava.
L’irlandese Colombano, p.e., fu senza dubbio uno dei piu’ grandi europeisti del suo tempo. Di lui Papa Pio XI, nel 1923, disse: “Colombano fu uno di quegli uomini eccezionali che la Divina Provvidenza fa nascere in momenti difficili della storia umana per ribaltare cause quasi perdute”.
Egli vide l’Europa come la terra di tutti i cittadini, fossero essi italiani, francesi, inglesi, irlandesi o di ogni altra nazionalità, tutti con la stessa dignità e la stessa condivisione nella cittadinanza europea. La sua percezione di questo grande corpo sociale, dove ogni essere umano viene chiamato a crescere in giustizia e solidarietà fece di lui il più grande esponente di uno spirito europeista imparziale, quasi 200 anni prima di Carlo Magno.
Insieme al fondatore del Sacro Romano Impero, questo monaco irlandese si staglia come la personalità culturale più eminente dell’alto medio evo.
In Francia fondo’ tre monasteri, precisamente a Luxeuil, Annegray e Ad-Fontanas. Luxeuil divenne “il centro culturale piu’ importante del medio evo“.
Colombano ebbe una parte importante anche in Italia dove costrui’ il suo ultimo monastero. Bobbio, crocevia naturale delle più importanti vie di comunicazioni in era medievale, divenne con Colombano la capitale della cultura monastica e il fulcro, per molti secoli, di attività religiose e filosofiche, scientifiche ed artistiche, sociali ed economiche.
Petrarca all’inizio del Rinascimento e il Muratori dell’Illuminismo nell’Archivio Capitolare di Bobbio trovarono 150 manoscritti latini anteriori al VII secolo che hanno portato alla luce il De Re Publica di Cicerone, opere di Virgilio e Frontone, il Codice biblico K.
Robert Schuman, uno dei fondatori dell’Unione Europea insieme a De Gasperi e Adenhauer, scrisse che Colombano è il santo patrono di coloro che cercano di costruire un’Europa unita.
Prima di loro il politico francese Jean Monnet (1888 – 1979) è stato il padre di questa nuova realtà. Monnet intuì ben presto, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale che “non ci sarebbe mai pace in Europa se gli stati si fossero ricostituiti su una base di sovranità nazionale…
Invece egli si battè per la formazione di una “federazione o entità europea che ne facesse una comune unità economica».
Per questo il lancio del libro del Prof. Enzo Farinella nella sua casa, oggi proprieta’ del Parlamento Europeo, e’ stato un onore e un privilegio.
Il gangitano Prof. Enzo Farinella, concludendo le sue note di presentazione dinanzi all’Associazione dei giornalisti europei, riunita in assise congressuale in questo tempio dell’Europa, ha detto: “Alla base dell’Unione Europea troviamo gli stessi ideali promossi dai monaci irlandesi e cioè: rispetto per la persona umana e la sua suprema dignità, giustizia, eguaglianza e solidarietà tra tutti gli esseri umani, inclusi i tanti disperati che si affidano a barconi che tragicamente affonderanno, a volte, nelle profondità del mare.
“Questi ideali dovrebbero essere abbracciati dall’umanità quali fondamenta per costruire insieme la Casa Comune Europea, che rimane il progetto politico e la sfida più affascinante, più coraggiosa e più importante, mai proposti in Euroopa”.